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IL SUONO NELLA STORIA DELL’UOMO
“In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio…” leggiamo nel Vangelo secondo Giovanni.
Il Verbo, secondo antiche interpretazioni, coinciderebbe con il Suono, quale strumento capace di mettere in moto ed in ordine i componenti dell’universo
La musica può essere rintracciata in tutte le culture, nei luoghi e periodi più disparati della Terra.
Il percorso della musica segue quello dell’evoluzione dell’uomo il quale, pur cambiando ambiente, cultura, civiltà ed epoca storica, non ha mai tralasciato la ricerca del suono.
Secondo le teorie evoluzioniste la musica ha avuto vari e diversi usi.
TESTIMONIANZE MUSICALI NELLA STORIA
Antica Roma
Conquistata la Grecia la musica romana ereditò, dal mondo Greco, il sistema musicale. Massiccia la presenza degli strumenti a fiato: la tibia, la buccina, il lituus, la tuba.
La musica a Roma era assai popolare ed era associata principalmente a feste e divertimenti.
Vicino Oriente
Il bassorilievo del Louvre, proveniente da Lagash, mostrano strumenti cordofoni simili all'arpa.
Antico Egitto
Tra le prime civiltà di cui si hanno testimonianze musicali c'è quella egizia.
Antica Grecia
Per i greci la musica era un'arte che comprendeva, varie discipline
IL CRISTIANESIMO IN OCCIDENTE E LA MUSICA SACRA
La musica corale ha origine dal canto cristiano dei primi secoli (313 D.C.).
La trasmissione della musica avveniva per tradizione orale e attraverso scuole di canto.
Anche l'improvvisazione e l'abilità del singolo cantore contribuivano a determinare, in larga parte, la musica d'uso liturgico.
Il canto gregoriano
Agli inizi del VI secolo, esistevano in Occidente diverse aree liturgiche europee (Riti: vetero-romano, ambrosiano a Milano, visigotico-mozarabico in Spagna, celtico nelle isole britanniche, gallicano in Francia, aquileiese nell'Italia orientale, beneventano nell'Italia meridionale).
Sotto il papato di Gregorio I (590-604) avviene l'unificazione dei riti e della musica.
La musica diventa scritta
La riforma gregoriana sostituì lo studio dei testi alla trasmissione orale delle scuole di canto.
Quest'esigenza fece nascere segni particolari, i neumi, che annotati tra le righe dei codici, rappresentavano l'andamento della melodia ("notazione", da cui poi la "nota" musicale moderna).
Pentagramma
DIFFERENZA TRA TETRAGRAMMA E PENTAGRAMMA
Torculus (pes flexus) Questo segno equivale a tre note: due che salgono e una che scende
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(Antifonario)
Fu nell'opera di Guido d'Arezzo (992 ca.-1050 ca.) che si affermò il primo sistema di grafia diastematica, una stesura, cioè, che permetteva di indicare le diverse altezze delle note da intonare.
Guido assegnò nomi corrispondenti alle sillabe iniziali dei primi sei versetti di un inno dedicato a San Giovanni Battista come memorandum per gli allievi.
(LA)
«Ut queant laxis
Resonare fibris
Mira gestorum
Famuli tuorum
Solve polluti
Labii reatum
Sancte Iohannes»