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NICCOLO' MACHIAVELLI IL PRINCIPE (I TEMI (IL CARATTERE CONCRETO DELLA…
NICCOLO' MACHIAVELLI IL PRINCIPE
UN TRATTATO DI ATTUALITA' POLITICA
LA COMPOSIZIONE: DATAZIONE, DEDICA E OBIETTIVI DELL'OPERA
Il Principe
è un trattato politico che Machiavelli ha scritto forse nel 1513, durante l'esilio. L'autore mette a frutto le sue esperienze di politico e studioso della storia antica, e offre soluzioni concrete per risollevare l'Italia dalla crisi. Dedica l'opera ai Medici, sperando in un ruolo per collaborare alla costruzione di un principato solido e duraturo
LA STRUTTURA E I CONTENUTI
LA SECONDA PARTE: IL PROBLEMA DELLE MILIZIE - La seconda sezione parla dell'ordinamento delle milizie. Soltanto le milizie proprie, capeggiate dal principe e formate dai cittadini, possono garantire la sicurezza dello Stato. Le milizie mercenarie sono invece inaffidabili; per Machiavelli la debolezza degli Stati italiani è dovuta anche al massiccio impiego delle compagnie di ventura, soldati di mestiere assunte dal condottiero che le guida
LA TERZA PARTE: ETICA E VIRTU' DEL PRINCIPE - La terza sezione tratta delle qualità del principe, del quale l'autore ribalta la visione tradizionale. Lo scopo dell'opera è l'utilità, perciò Machiavelli fa riferimento alla realtà e non a un ideale astratto. Per conservare lo Stato il principe può ricorrere anche a comportamenti moralmente negativi, se le circostanze lo rendono necessario
LA PRIMA PARTE: I DIVERSI TIPI DI PRINCIPATO - Nella prima sezione si identificano i principati ereditari (le monarchie dinastiche), misti (domini ampliati da nuove conquiste) e nuovi (con la distruzione del vecchio regime); questi ultimi si ottengono con la virtù o la fortuna, oppure con le armi proprie o altrui. Cesare Borgia è diventato principe grazie alla fortuna e alle armi altrui. Machiavelli preferisce il principato civile, basato sul consenso dei sudditi. I principati ecclesiastici hanno regole particolari
LA QUARTA PARTE: LA SITUAZIONE ITALIANA - La quarta sezione analizza la crisi politica contemporanea, causata dall'incapacità dei principi italiani. Dopo aver parlato di fortuna e virtù, infine, Machiavelli esorta i Medici a liberare la penisola dal dominio straniero
I TEMI
IL CARATTERE CONCRETO DELLA RIFLESSIONE MACHIAVELLIANA
LA COSCIENZA MACHIAVELLIANA DELLA CRISI ITALIANA - Per Machiavelli, gli Stati italiani possono liberarsi dal dominio straniero soltanto rendendosi conto che in politica vince solo chi è forte e astuto
L'IMPEGNO POLITICO DI MACHIAVELLI: UN OSSERVATORIO PRIVILEGIATO - Nell'ambito della turbinosa vita politica fiorentina, Machiavelli non si era mai schierato con una precisa fazione, ma era stato un funzionario al servizio dello Stato. Ecco perchè, dopo la caduta della repubblica, egli vuole rimettere a disposizione di Firenze le sue competenze e capacità: per Machiavelli la politica è una professione da svolgere per il bene collettivo, specialmente in un'epoca di grande crisi
LA RICERCA DI UNA SOLUZIONE - Tra il 1494 e il 1530, a Firenze si alternano il governo democratico di Savonarola, la repubblica e il principato mediceo. Nonostante il caos politico, Machiavelli non perde la fiducia nell'impegno civile e analizza la realtà italiana per trovare una soluzione contro la decadenza
REALISMO E ILLUSIONE - L'ultimo capitolo del
Principe
incita i Medici a guidare i sovrani italiani in una guerra per liberare la penisola dagli invasori stranieri. L'autore non si limita dunque a illustrare la scienza e gli strumenti del buon governante: la sua opera indica un progetto concreto da realizzare, anche se si rivelerà illusorio.
Il Principe
esprime il desiderio di Machiavelli di contribuire alla trasformazione dell'Italia, cogliendo proprio nella rovina attuale l'opportunità di riscatto
UN RITRATTO NUOVO
LA NOVITA' DEL PRINCIPE - L'originalità del
Principe
sta nel sostenere che l'azione politica deve prescindere dalle leggi della morale: per governare con efficacia, i concetti di bene e male sono inutili. Il sovrano deve pensare all'interesse dei sudditi e dello Stato: se necessario, deve ricorrere anche ai mezzi più crudeli. Il principe non deve essere leale, ma abile nell'uso della forza e dell'inganno
<<VIRTU'>> E <<FORTUNA>> - In politica, Machiavelli distingue la violenza fine a se stessa dall'uso razionale ma inflessibile della forza. Ma la volontà del principe può essere resa inutile dalla <<fortuna>>, un elemento imprevedibile e capriccioso che controlla la metà delle vicende umane. L'unico rimedio è la <<virtù>>, che permette di valutare le situazioni e arginare tempestivamente le avversità
IL PRINCIPE IDEALE NEL MEDIOEVO E NELL'UMANESIMO - Nel Medioevo, il sovrano ideale doveva saper agire nel pieno rispetto della morale cristiana. Nell'Umanesimo, il principe perfetto doveva possedere le virtù fondate sulla morale laica: sensibilità, cultura, lealtà e moderazione, come indicato dalle fonti classiche
UN METODO RIVOLUZIONARIO
METODO INDUTTIVO O DEDUTTIVO? - Per Machiavelli, ogni teoria deve derivare dall'esame dei dati concreti. Egli applica il metodo induttivo: dall'analisi di un fatto reale ricava una norma che è valida sempre. Secondo alcuni studiosi, però, l'autore usa il metodo deduttivo, cioè parte da un principio generale e ricerca esempi che ne dimostrino la fondatezza
LA <<VERITA' EFFETTUALE DELLA COSA>> E L'AUTONOMIA DELLA POLITICA - Il pensiero di Machiavelli è impostato sul realismo: lo scopo è seguire la <<verità effettuale della cosa>>. La politica è una scienza regolata da leggi autonome dalle valutazioni religiose e morali, che falsificano la realtà
IL CRITERIO DELL'UTILE - Machiavelli sa che il suo metodo sfida il pensiero tradizionale, perciò specifica che il principe deve violare la morale solo se non ha altra scelta per conservare lo Stato. In politica, il bene corrisponde all'utile: anche la crudeltà può essere utile, se è necessaria per difendere il bene comune
IL LINGUAGGIO E LO STILE
CORRISPONDENZA TRA CONTENUTO E STILE - Lo stile adottato nell'opera è concreto tanto quanto il contenuto, ma vivace dal punto di vista retorico: similitudini e immagini simboliche catturano l'attenzione del lettore e danno consistenza alle idee. La prosa è incisiva anche grazie alla varietà del lessico: Machiavelli è moderno perchè supera lo stile solenne della trattatistica tradizionale. Quella del
Principe
è una prosa "scientifica", che punta a rivelare senza ipocrisie una realtà inedita e scandalosa
LA RICERCA DELL'ESSENZIALITA' - Nel
Principe
, la trattazione è basata sull'ordine e la razionalità. Tutti i 26 capitoli sono brevi e caratterizzati da una scrittura sobria e chiara, che lega le argomentazioni secondo una logica rigorosa.Machiavelli procede per continue opposizioni così da rendere il ragionamento agile e brillante