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LO STATO ROMANO (assemblee popolari (mentre le città antiche avevano…

- - - - obblighi e diritti dei cittadini erano in rapporto alle capacità economiche, percui il voto dei cittadini più ricchi ( prima classe), avevano una maggioranza rispetto alle altre 4 classi.
        
        5 classi:
        
        I clsse: 98 centurie
        
        II/III/IV classe: 20 centurie
        
        V classe: 30 centurie
        +5 centurie di proletari (figli)
        
        gli stessi cittadini che votavano nei comizi centuriati, si riunivano nei comizi tributi, il nome di questa assemblea deriva dal termine tribù. ( 35) organizzate su base territoriale, e comprendeva i cittadini romani residenti a roma o nelle varie regioni d'Italia, compresa solo in 4 tribù
        
        Roma non fu mai una democrazia, le sue istituzioni possedevano alcune caratteristiche democratiche, riscontrabili nell'organizzazione della plebe. l'assemblea della plebe aveva una base territoriale, ma escludeva i patrizi. solo nel 286 a.C con la legge Ortensia, si stabilì che le decisioni della plebe avessero valore di legge per tutti
        
        i magistrati e il senato
        
        per indicare lo stato romano, si usava la formula "il senato e il popolo romano". ruolo fondamentale del senato che aveva competenze illimitate
        
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- - - - l'impero romano prese forma subito dopo la fine della prima guerra punica. la sicilia fu divisain province nel 227 a.C. lo stesso anno sardegna e cosrica furono inquadrate come unica provincia. nel 197a.C fu la volta della spagna che ospitò 2 province: la spagna citeriore o catalogna, e la spagna ulteriore o andalusia
        
        le conquiste
        
        gli imperi rappresentano una civiltà superiore, la conquista è inevitabilmente fonte di sofferenza, ma è anche portatrice di pace, e impone loro ( i nemici) la disciplina, i popoli conquistati possono godere di una pace stabile. .
        
        l'ideologia imperiale romana si basava su 2 principi. non concepiva limiti territoriali e tendeva al dominio universale. Roma poteva essere definita caput mundi (capitale del mondo). anche per questo i romani furono un popolo di conquistatori ma non di esploratori.
        
        l'impero era concepito come destinato a durare per sempre: "roma eterna". in altre parole la potenza romana era forte e solida da apparire incrollabile e destinata a durare nel futuro, i romani affermavano che il loro straordinario successo dipendeva dalla volontà e dalla capacità di integrare gli stranieri, i vinti e gli schiavi, dando loro la cittadinanza
        
        questa caratteristica non era assolutamente tipica delle più potenti polei greche: atene. sparta e tebe, che avevano ottenuto grandi successi ma si erano rivelati momentanei per il loro rifiuto ad allargare il diritto di cittadinanza