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ROMA (I 7 re sono: (Anco Marzio, Tarquinio Prisco (Applico le tecniche…
ROMA
I 7 re sono:
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Tarquinio Prisco
Applico le tecniche avanzate degli etruschi per migliorare vistosamente la città di Roma e costruì le case di muratura
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Tarquinio il Superbo
Re incapace che fece crescere l'odio dei romani a tal punto che lo cacciarono e non vollero più altri sovrani
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I 2 eroi
Muzio scevola
Questo ragazzo si offrì di uccidere il re degli etruschi Porsenna ma per uno scambio di persona uccise un suo funzionario allora il re gli mise la mano destra sul bracere e gli rivelò che 300 uomini stavano venendo ad ucciderlo e allora il re impressionato lo lasciò andare e facendo una trattativa di pace con Roma, si chiama Scevola perché in latino voleva dire mancino
Orazio Coclite
Si offrì di fermare gli etruschi sul ponte Sublicio mentre i suoi compagni avrebbero tagliato le corde in modo che il ponte si rompesse e gli etruschi cadessero in acqua, alcuni dicono ce si sia salvato altri che sia affogato sotto il peso dell'armatura
Romolo e Remo parenti lontani di Enea decidono di fondare una nuova città, i due lasciano scegliere agli dei e si mettono su 2 colli differenti, il primo a vedere gli avvoltoi è Remo ma quello che ne vede di più è il fratello, allora dopo che Romolo ebbe tracciato il sacro solco Remo arrabbiato perché lui li aveva visti per primo lo oltrepassò e allora il fratello Romolo lo uccise fondando la città di Roma.
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ROMA REPUBBLICA
Consoli
La loro carica durava un'anno, sostituivano i re avevano potere militare e governativo, erano eletti dai senatori e le loro decisioni erano valide solo se erano accettate da tutti e due
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Consoli, senatori, magistrati e dittatori
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GUERRE DI ROMA
Nel 390 a.C. i galli andarono a Roma ed erano molto più forti dei guerrieri romani e quindi conquistarono Roma, ma dopo poco si accorsero che non erano abituati alla vita cittadina quindi chiesero una grande quantità di oro e se ne andarono, in realtà anche qui si raccontano fatti leggendari, infatti si dice che i galli chiesero mille libbre (che erano equivalenti a 330 grammi d'oro) ma al momento della pesatura i romani si accorsero che la bilancia fosse stata truccata e allora protestarono, allora Brenno esclamo:<< Guai ai vinti!>> e getto la sua spada su un piatto della bilancia, a quel punto arrivo Furio Camillo che disse:<< Non con l'oro si salva la patria ma con il ferro!>> e allora postosi alla guida dei soldati scacciò Brenno e i Galli da Roma
Nel Sud tra le potenti città della Magna Grecia una delle più fiorenti era Taranto che preoccupata della potenza di Roma chiese aiuto a un re greco dell'Epiro: Pirro. Questo giunse in soccorso dei tarantini con decine di elefanti e un potente esercito, i romani erano spaventati dalla grandezza dei romani e furono battuti varie volte ma poi scoprendo che avevano paura del fuoco li cercarono di spaventare con torce e lance infuocate cosi nel 275 a.C. i Romani sconfissero i nemici presso la città di Malvento che da quel momento la chiamarono città di Benevento
I plebei costituivano gran parte della popolazione, e molti di loro si erano arricchiti. Tuttavia loro non potevano assumere cariche importanti perché essi avevano molti doveri ma pochi diritti ad esempio dovevano partecipare alle guerre abbandonando il proprio lavoro e raramente ricevevano parte del bottino. Al contrario i patrizi ottenevano gran parte del bottino se non tutta, non andavano in guerra e ricoprivano tutte le cariche pubbliche, governando roma solo con i loro interessi. Allora ad un certo punto tutti i plebei si radunarono sul Monte Sacro, rifiutandosi di lavorare, in poco tempo la città diventò impotente, mancava la merce,il bestiame non veniva nutrito...
Allora il senatore Menenio Agrippa si recò dai plebei per convincerli a tornare alle proprie attività dicendo loro che Roma era il corpo e i plebei ne erano le braccia. senza il lavoro delle braccia e il cibo che esse procurano tutto il corpo patisce e anche le braccia si indeboliscono e muoiono. Allora riusci a convincere i plebei che però vollero e ottennero che venissero istituiti magistrati plebei che avevano il compito di difendere la plebe e per questo avevano diritto di veto, potevano quindi impedire qualsiasi legge che però potevano fare solo i patrizi.
La carica di tribuno era riservata ai plebei come il voto di quest' ultimi. 50 anni dopo la plebe ottenne un grandissimo risultato, le leggi vennero finalmente scritte, furono incise su 12 tavole di bronzo esposte nel foro, dove tutti i cittadini potevano vederle
LE CLASSI SOCIALI
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Schiavi
Erano prigionieri di guerra, persone senza abbastanza soldi per pagare i propri debiti o malfattori, non avevano alcun diritto, ma i loro padroni potevano decidere di liberarli per qualche merito speciale o dopo tanti anni di servizio, in quel caso diventavano liberti, che avevano diritti pari a quelli dei plebei
Patrizi
Membri delle famiglie più antiche di roma che secondo la leggenda anno aiutato Romolo, erano ricchi proprietari terrieri, potevano fare parte del Senato e accedere a tutte le cariche politiche
VITA QUOTIDIANA A ROMA
L'abbigliamento
Era molto semplice, gli uomini sia a casa che a lavoro si mettevano una veste che arrivava fino al ginocchio, questo vestito si chiamava tunica; nelle occasioni importanti si mettevano la toga che era no specie di scialle che si appoggiava sulla spalla sinistra
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Le donne indossavano stola e sopra una specie di mantello, la palla, che si avvolgeva sopra la spalla sinistra che si avvolgeva sopra il collo quando uscivano di casa con un lembo si coprivano la testa
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