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i consorzi di bonifica e ripartizione delle spese consortili (2) (le spese…
i consorzi di bonifica e ripartizione delle spese consortili (2)
criteri generali di ripartizione delle spese
i proprietari situati entro il perimetro del comprensorio sono obbligati a contribuire alla spesa necessaria per l'esecuzione, la manutenzione e l'esercizio delle opere in ragione del beneficio che ognuno di loro ne trae dalla bonifica
i criteri della ripartizione sono fissati negli statuti dei consorzi o con successiva delibera dei soci o con approvazione ministeriale
il termine "beneficio" di per sè non suggerisce un criterio pratico con cui eseguire la ripartizione delle spese, ma rappresenta il fondamentale principio ispiratore
i piani di classifica
i criteri di ripartizione delle spese consortili,in cui vengono individuati e qualificati con parametri tecnici ed economici i benefici che traggono gli immobili, sono fissati nei piani di classifica degli immobili ai fini del riparto delle spese di bonifica denominati "piano di riparto"
gli indici di beneficio prendono in considerazione:
parametri tecnici in funzione delle caratteristiche intrinseche degli immobili e della loro destinazione - agricole extragricole
parametri economici - valore, reddito, etc.
la natura delle opere - opere di irrigazione, di difesa, di scolo, stradali, etc.
nei piani di classifica il Comprensorio consortile è suddiviso in zone omogenee in base al beneficio conseguito
le zone omogenee di ampi comprensori sono ottenuti con tecniche di overlay della cartografia tematica predisposta allo scopo
le fasi per la redazione dei piani di classifica sono pertanto:
individuazione dei diversi tipi di attività di bonifica che danno luogo a un beneficio
suddivisione del comprensorio in zone omogenee e sottozone omogenee
individuazione delle diverse tipologie di immobili contribuenti
determinazione dei parametri tecnici ed economici e dei relativi indici in base ai quali si quantifica il beneficio per ogni tipo di immobile e per ogni attività di bonifica
calcolo dei contributi unitari
consorzi stradali
le strade consortili collegano le proprietà private con la strada pubblica e possono essere realizzate in contesti urbani, al servizio di fabbricati civili o industriali, o extraurbani, al servizio dei fondi rustici
un consorzio stradale può essere costituito per la costruzione di una nuova strada o per il miglioramento di una strada già esistente
le strade consortili possono essere pubbliche o private:
nelle strade private è consentita la circolazione solo ai proprietari facente parte al comprensorio
nelle strade pubbliche è consentita la circolazione a tutti, anche alle persone che non fanno parte del comprensorio
le strade consortili definite anche come strade vicinali, sono state realizzate da un consorzio per cui tutte le spese per la realizzazione, manutenzione ed esercizio sono a carico dei proprietari delle aziende ubicate all'interno del comprensorio
nel caso di strade vicinali aperte al pubblico i comuni sono tenuti a concorrere nelle spese di manutenzione, sistemazione e ricostruzione in misura variabile da un quinto fino a metà della spesa sostenuta
criteri di ripartizione delle spese
ai fini della ripartizione delle spese il criterio del beneficio ritraibile dall'opera dovrà essere valutato in funzione dell'utilizzo che ciascun proprietario può farne
in genere la ripartizione delle spese per il consorzio stradale, soprattutto se è volontario, viene applicato un criterio misto:
una quota proporzioanle, determinata con riferimento a uno o più parametri
una quota fissa, per ogni proprietario che aderisce al consorzio
la parte da ripartire in misura uguale fra tutti i proprieri no è mai superiore alla metà
la ripartizione delle spese viene fatta utilizzando il criterio del riparto diretto semplice o composto
si usa:
il criterio del riparto diretto semplice nel caso di una strada vicinale con più sbocchi sulla strada principale pubblica
il criterio del riparto diretto composto quando la strada vicinale ha un solo sbocco sulla strada principale pubblica
consorzi di irrigazione
la legge n°36 del 5 gennaio 1994 legge Galli, "disposizione in materia di risorse idriche" stabilisce che tutte le acque superficiali e sotterranee sono di demnio dello stato e costituiscono una risorsa che è salvaguardata e utilizzata con criteri di solidità
l'uso prioritario dell'acqua è riservato al consumo umano a cui segue l'uso agricolo
i comuni e le provincie organizzano il servizio idrico, acqua potabile, integrato in ambito territoriale ottimali
lo stato può cedere le acque pubbliche in concessione al privato, che li gestiscono, dietro il pagamento di un canone
comunque i proprietari, in base al Regio Decreto n°1775/1933, possono estrarre ed utilizzare liberamente le acque per usi domestici, purchè si osservino le distanze legali e previa autorizzazione
come unità di misura per l'acqua potabile viene utilizzato il "modulo" cioè un corpo d'acqua che scorre nella costante quantità di 100 l/s
sul modulo viene calcolato il canone di concessione delle acque pubbliche
per quanto riguarda l'acqua di irrigazione i consorzi si costituiscono con l'obbligo di ricercare, prelevare e distribuire l'acqua per uso irriguo alle aziende facenti parte del comprensorio
il prelievo e la distribuzione dell'acqua ai singoli utenti avviene mediante la realizzazione di opere idonee, le quali poi devono essere mantenute in funzione
la realizzazione di queste opere può avvenire sia con il contributo dello stato sia senza il contributo dello stato
l'acqua può essere convogliata alle aziende principalmente in due modi:
con canali a cielo aperto
con condotte interrate
le spese del consorzio deve sostenere e ripartire fra tutti i consorziati sono le seguenti:
spese di realizzazione degli impianti al netto del contributo eventuale dello stato
spese di reintegrazione degli impianti sia di prelevamento sia di distribuzione
spese di manutenzione dell'impianto
spese di amministrazione del consorzio
la somministrazione di acqua ad un terreno può essere:
in dispensa continua, quando l'acqua viene fornita di continuo per tutta la stagione irrigua misurando la portata alla bocchetta di entrata in l/sec
in dispensa discontinua, quando l'acqua viene fornita ad intervalli regolari di tempo detti turni o ruote (T) e per un determinato numero di ore (O)
per quanto riguarda la ripartizione delle spese del consorzio si prende in considerazione, come beneficio ricevuto dall'agricoltore, la "competenza" (C) cioè la quantità di acqua continua erogabile ad una azienda
la competenza si calcola con la seguente formula
C= Q
O/T
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l'acqua, successivamente, può essere utilizzata dall'utente con i diversi sistemi di irrigazione
con questa formula in pratica si trasforma l'erogazione frazionaria, una certa quantità di acqua per un certo numero di ore ad intervalli regolari in giorni, in una erogazione continua
per la ripartizione delle spese in genere si tiene conto:
sia della superficie di ogni utente
sia del tratto di condotta utilizzata da ogni utente
sia della competenza
consorzio di bonifica
i consorzi di bonifica si occupano principalmente della difesa del territorio contro i rischi idrogeologici
le opere eseguite a tale scopo possono essere canali di scolo, argini, briglie e sbarramenti, impianti di sollevamento etc.
i fondi rustici che trovano entro il perimetro del consorzio evitano in tal modo, con una certa periodicità, un notevole danno
il beneficio che ogni fondo rustico riceve dalle opere di difesa è quindi proporzionale all'entità del danno evitato
per una ripartizione equa e oggettiva delle spese consortili, i piani di classifica prevedono la determinazione degli indici tecnici ed economici necessari per le caratteristiche multiformi del territorio incluso nel comprensorio di bonifica
gli indici sono di due tipi: indice idraulico e indice economico