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LA PRIMA FOTO DI UN BUCO NERO
Per ottenere un'immagine "reale" del buco nero gli esperti si sono divisi in quattro squadre.
↳ infine hanno confrontato i risultati e l'immagine era quella dell'anello di luce M87
Katie Bouman → ricercatrice 29enne
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La sua capacità nel misurare entità visibili le ha permesso di entrare a far parte del team multidisciplinare dell'EHT
La teoria della Relatività (pubblicata da Einstein nel 1915) è valida anche nelle condizioni più estreme del cosmo → "L'orizzonte degli eventi (superficie limite oltre la quale nessun evento può influenzare un osservatore esterno) è circolare"
↳ l'immagine di M87 corrisponde a questa previsione, anche se l'anello di luce è un po' più irregolare
Fotografato dal progetto Event Horizon Telescope (EHT) → collaborazione globale di oltre 200 scienziati che utilizzano una serie di osservatori in tutto il mondo, dalle Hawaii al Polo Sud
Interferometria → processo che combina le osservazioni di più radiotelescopi in un'unica immagine
↳ per diversi giorni il team ha analizzato l'M87 in brevi lunghezze d'onda radio (le onde radio possono attraversare la polvere e i gas che circonda i centri galattici)
Buco nero M87 → appartiene alla galassia Messier 87 o Virgo A
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Massa: 6.5 miliardi di volte quella del Sole
Distanza dalla Terra: 55 milioni di a.l. (16 megaparsecs)
È uno dei più grandi buchi neri
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I dati ottenuti dai radiotelescopi non sono completi
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Ciò che manca viene ricostruito attraverso un supercomputer che utilizza algoritmi per prevedere i dati mancanti (processo "imaging")
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Non è stata ottenuta con telescopi ottici, ma con antenne che captano le onde radio (radiotelescopi)
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Inizialmente l'EHT ha ottenuto un'immagine del buco nero Sagittario A (massa: 4 miliardi di soli); poi il team ha deciso di puntare il telescopio anche verso M87, sperando di poterlo confrontare con Sagittario A
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