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LA SOSTANZA secondo Aristotele (LA SOSTANZA COME ENTE INDIVIDUALE (Per…
LA SOSTANZA
secondo Aristotele
LA SOSTANZA COME ENTE INDIVIDUALE
Per sostanza Aristotele intende in primo luogo l'
individuo concreto
che funge
da
soggetto reale
di proprietà
sostanza è "questo" uomo al quale riferisco una serie di proprietà e qualità e che assumo come soggetto grammaticale e logico dei predicati che lo caratterizzano
da
soggetto logico
di predicati
per sottolineare meglio la concretezza individuale della sostanza Aristotele la chiama anche
tòde ti
, ossia "
questo qui
"
il soggetto sostanziale è un ente autonomo, cioè qualcosa che
ha vita propria
LA SOSTANZA COME SINOLO
Ogni sostanza individuale forma un
sìnolo
, cioé un'
unione insostituibile
di due elementi
la materia (elemento passivo e determinato)
per materia intende ciò di cui una cosa è fatta, cioè il
quid
, o il materiale che la compone
ad esempio il bronzo di cui è fatta la sfera
la forma (elemento attivo e determinante)
per forma Aristotele intende la sua natura propria, ossia la struttura che la rende quella che è
di conseguenza si può dire che la forma sia ciò che costituisce la "
sostanzialità" della sostanza
, ovvero la sua essenza
ad esempio negli esseri viventi è la specie a cui essi appartengono
L'ACCIDENTE
esprime una
caratteristica casuale o fortuita dalla sostanza
quindi una qualità che una cosa può avere o non avere, senza per questo cessare di essere quella determinata cosa o sostanza
ad esempio Socrate non può cessare di essere uomo, mentre può essere pallido o colorito, allegro o malinconico
L'ACCIDENTE ETERNO O PER SÈ
si riferisce ad una qualità che, pur non appartenendo alla sostanza di un ente, è strettamente legata ad essa e deriva necessariamente dalla definizione dell'ente in questione
rientra nell'ambito del sapere certo
In conclusione Aristotele dice che essa è il "questo qui", cioè il
sinolo concreto di forma e materia
, sia dicendo che essa è la
forma
, o natura,
che fa sì che il sinolo sia quello che è