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Nascono i comuni
La maggiore quantità di cibo crea la possibilità di vendere ciò che non viene consumato. Riprendono così i commerci e i mercati diventano più grandi.
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Si usano di nuovo le monete. Le città riprendono vita grazie all' arrivo dalle campagne di nobili e contadini.
Questi mercati si trasformano in borghi, i cui abitanti furono chiamati borghesi. Erano artigiani e mercanti e divennero un gruppo sociale sempre più potente.
Le città cercano di liberarsi dei signori feudali. Durante l'11esimo secolo gruppi di cittadini si riuniscono in associazioni per ottenere le "libertà" cioè il diritto di non pagare le tasse all'impero e alla chiesa.
Nascono così i Comuni, città aventi il diritto di governarsi da sole.
I comuni conquistano la campagna e liberano anche i servi della gleba. Non tutti però potevano partecipare alla vita politica:erano escluse le donne, i disoccupati e le minoranze religiose.
I comuni si diffondono soprattutto in Italia centro-settentrionale, Germania e Belgio.
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Le varie città italiane si specializzano in determinate produzioni:
- Firenze: lana
- Lucca: seta
- Fabriano: carta
- Venezia: vetro
- Milano: armi.
Chi governa la città?
I Comuni sono come piccoli stati autonomi. Tutti i cittadini maschi partecipano alla vita politica della città nel Parlamento; poiché è troppo lento nel prendere le decisioni, è aiutato da un Consiglio.
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Nei comuni si scontrano due gruppi: i Ghibellini, che tengono le parti dell' imperatore, e i Guelfi, più vicini al papa. I Guelfi si dividono in: Guelfi neri e Guelfi bianchi
Per cercare di eliminare le lotte, i comuni decidono di affidare il governo della città a un personaggio imparziale ed esterno: il podestà.
Ciononostante, nei Comuni continuano gli scontri perché i mercanti e gli artigiani vogliono più potere politico. Nasce il Comune del popolo, in cui la maggior parte delle cariche politiche è affidata a borghesi.
Le Repubbliche marinare
Amalfi, Pisa, Genova e Venezia furono chiamate "Repubbliche marinare" perché si resero indipendenti dall'imperatore e dai feudatari.
Amalfi, Pisa, Genova e Venezia combattono tra loro per il controllo dei commerci attraverso il Mediterraneo. Nel tempo la vera padrona del Mediterraneo diventa Venezia.
Le prime scuole laiche
Inizia a esserci bisogno di scuole diverse, non più organizzate dalla Chiesa. Nascono le scuole laiche. In queste si imparava soprattutto a leggere e a scrivere.
Successivamente, nascono anche le prime Università. La prima università della storia è quella di Bologna nel 1088. Sempre in Italia, importante era anche l'Università di Salerno, specializzata in medicina. Qui erano ammesse anche le donne sposate.
Nel resto d'Europa divennero famose anche le Università di Parigi in Francia e di Oxford in Inghilterra. C'è da dire che le università erano frequentate solo da chi poteva permetterselo economicamente.