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I GRUPPI (LA COESIONE, COME AMBIENTI EDUCATIVI), La vita di un gruppo…
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La vita di un gruppo rappresenta un’esperienza fondamentale a qualunque età ma sopratutto per i bambini, ragazzi e giovani per il quali costituisce una tappa imprescindibile dello sviluppo cognitivo, emotivo e sociale.
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Nell’età prescolare i bambini non sono in grado di vivere nel gruppo in maniera proficua e privilegiano i rapporti diadici (rapporti di 2 persone)
Le cose cambiano quando i bimbi iniziano a frequentare la scuola d’infanzia, quando per la prima volta cominciano a sviluppare un’identità collettiva, ossia a comprendere che appartengono a un gruppo sociale particolare, quello dei bambini diverso da quello degli adulti.
Con l’ingresso nella scuola primaria il bambino oltre a far parte di una classe scolastica, si dedica a particolari sport e/o coltiva interessi diventando, parte di più gruppi di coetanei.
Tra i 6 e i 10 anni i gruppi si caratterizzano per essere poco strutturati, con poche regole e molto flessibili.
Nella preadolescenza la struttura del gruppo diventa più solida di quanto fosse nell’età della scuola primaria: si differenziano maggiormente i ruoli e iniziano a crearsi esclusioni e/o divisione tra membri
Diventano importanti le norme e le regole di gruppo e si è intolleranti nei confronti di coloro che non le rispettano, si rafforza la coscienza di gruppo e il senso di appartenenza a esso.
Nell’adolescenza la struttura di gruppo si modifica ancora diventando più elastica: il senso di appartenenza si affievolisce e il gruppo fa meno conglobante di prima, ossia i membri tendono a non lasciarsi assorbire completamente da esso, ma a creare legami con persone con cui condividono certi interessi e attività.
Più ci si avvicina, poi all’età della giovinezza più i gruppi tendono a perdere quell’importanza fondamentale che rivestivano prima, spesso questo succede perché all’interno del gruppo iniziano a formarsi le coppie, che man mano sentono come prioritario il loro rapporto in luogo delle relazioni maturate nel gruppo stesso.
è la forza che tiene unito e compatto un gruppo, il “legante” che unisce ogni membro a tutti gli altri e che agisce come “rinforzo” per il raggiungimento degli obiettivi che il gruppo si propone.
il grado di profondità e il livello di fiducia che caratterizza le relazioni tra i membri del gruppo;
il senso di appartenenza al gruppo provato dagli individui che ne fanno parte e il loro coinvolgimento all’interno del gruppo stesso;
l’attaccamento a esso che si manifesta con la volontà da parte dei membri di ricercare appositi momenti da trascorrere in gruppo.
Per valutare la coesione all’interno di un gruppo solitamente si considerano alcuni fattori, tra cui:
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Negli anni della preadolescenza (11-13) e durante l’adolescenza (13-18/20) propriamente detta stare con i propri coetanei è spesso una vera e propria necessità.
I ragazzi possono ovviamente continuare a far parte di gruppi organizzati (squadre sportive, gruppi parrocchiali), in cui sono entrati gli adulti sono presenti con ruoli direttivi, ma in genere preferiscono trascorrere il loro tempo con in gruppi di amici, privi di gerarchie e di ruoli formali.