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RIVOLUZIONE INDUSTRIALE (innovazioni tecnologiche: (JAMES WATT INVENTA LA…
RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
In Inghilterra, fino al XVIII secolo, l'attività agricola era dominante e dava lavoro a quasi la totalità della popolazione. All'inizio del 700 si verificò un vertiginoso aumento demografico, si creò perciò la necessità di rendere i terreni più fertili e produttivi.
In Inghilterra si iniziò dunque a praticare una diversa rotazione quadriennale. I proprietari terrieri per aumentare i propri guadagni chiesero e ottennero dal governo i terreni in comune usati dai contadini.
I prodotti, oltre al bisogno interno, venivano venduti all'estero. Inoltre i proprietari reinvestivano i redditi in nuove imprese. Tale mutamento costrinse molti contadini a spostarsi nelle città, dove stavano nascendo la prime fabbriche.
La maggior produzione rese possibile un'ampia disponibilità di denaro che permise di acquistare beni di consumo. I metodi di produzione erano rimasti limitati a botteghe o alle case dei contadini con i mercanti imprenditori.
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LA GIORNATA LAVORATIVA ERA IN MEDIA 15 ORE E OGNI ERRORE ERA PUNITO CON MULTE O MALTRATTAMENTI FISICI. GLI INCIDENTI ERANO ASSAI NUMEROSI E GLI AMBIENTI ERANO SOVRAFFOLLATI, RUMOROSI E INQUINATI. UN'ALTRO GRANDE DISAGIO FU LA PRODUZIONE DI SERIE, OVVERO OGNI MACCHINA SVOLGEVA UNA SOLA PARTE DELL'OGGETTO E NE SEGUIVA UNA SORTA DI ALIENAZIONE. FU ADAM SMITH A TEORIZZARE LA DIVISIONE DEL LAVORO, CHE PERMETTEVA DI PRODURRE MOLTO DI PIÙ IN MENO TEMPO.
GIÀ DALL'ETÀ DI SEI -SETTE ANNI I BAMBINI VENIVANO UTILIZZATI NELLE FABBRICHE E NELLE MINIERE PER 13-14 ORE AL GIORNO. MOLTI SPESSO ERANO ORFANI E, PER EVITARE CHE FUGGISSERO, LI INCATENAVANO ALLE MACCHINE. OGNI MANCHEVOLEZZA ERA PUNITA CON MALTRATTAMENTI E I BAMBINI CRESCEVANO CON GRAVI PROBLEMI FISICI E PSICOLOGICI. UNO SU CENTO RAGGIUNGEVA I SESSANT'ANNI.