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Semantica e Lessicologia (Austin
Come fare cose con le parole (Constativi…
Semantica e Lessicologia
-
Filosofia del linguaggio ordinario:
- dottrina degli atti linguistici [Austin]
- teoria delle implicazioni conversazionali [Grice]
- teoria del significato basata sul concetto di intenzione [Grice]
Austin
Metodo:
- Costruire lista di parole rilevanti
- Esame dizionario
- Costruzione iterativa da una lista iniziale
- "Cosa dire quando"
- corrispondenze lessicali fra nomi, verbi, aggettivi e avverbi e altro
- controllare cosa si dice e quando si dice
- creazione della mappa linguistica del problema (es. per le scuse)
Il metodo di Austin è solo un affinamento di analisi+discussione di famiglie di casi
Teoria degli atti linguistici
- Atti locutivi
- fonetico (emettere suoni)
- fatico (pronunciare frasi)
- retico (proferire enunciati)
- far riferimento
- predicare di qualcosa di riferito
- Atti illocutivi (ciò che si fa: affermare, giudicare, consigliare, ecc.)
- Atti perlocutivi : (l'obiettivo: convincere, spaventare, ecc.)
-
Altri
Strawson
Per utilizzare la forma esplicita l'esplicitazione deve essere efficace: "io ordino..." +, "io insinuo..." -
Warnock
Performativi:
- primari o di primo grado: convenzione esplicita (nessuna forma specifica)
- espliciti: non puramente convenzionali (indicativo con uso regolare)
Cohen
Perlocuzioni associate a illocuzioni (es. minacciare / intimidire)
La locuzione non determiona l'illocuzione che non determina la perlocuzione
Vendler
- verbi proposizionali
- verbi di dire
- verbi performativi (es. promettere)
- schema di compimento (quando?)
- verbi di pensiero
- verbi di compimento proposizionale (es. notare)
- schema di compimento (quando?)
- verbi di stato (atteggiamento) proposizionale (es. credere)
- schema di stato (per quanto tempo?)
- verbi percettuali
Lakoff
Sintassi + Semantica + Pragmatica
Pragmatica e regole di cortesia:
R1. Chiarezza --> regole di Grice
R2. Alternative
R3. Mettere a proprio agio
Stalnaker
- Presupposizione semantica: a ha senso -> b è vero
- Presupposizione pragmatica (mondi possibili)
PS -> PP
Searle
parlare una lingua vuol dire impegnarsi in una forma di comportamento governato da regole
Teoria del linguaggio --> Teoria dell'azione
Atti: Enunciativi, Proposizionali, Illocutivi, Perlocutivi
Illocutivo: Semantico+Pragmatico; legato all'intenzione del parlante (Grice)
Principio di esprimibilità: tutto ciò che si può voler dire può essere detto
F(p) = !(p), ?(p), ...
Searle
Tassonomia
Differenza tra verbi illocutori e atti illocutori
forza illocutoria vs contenuto proposizionale F(p)Analisi delle differenze
- scopo [avvertire/asserire]
- vettore di adattamento [asserire/promettere]
- stati psicologici espressi (desiderare/avere intenzione]
- inaccettabile verbo + negazione dello stato (promettere e non avere intenzione)
- intensità [proporre/insistere]
- influsso di status [A chiede a B vs B chiede ad A]
- interessi [vantarsi/lamentarsi]
- relazioni con il resto del discorso [dedurre/obiettare]
- differenze nel contenuto dovute all'indicatore [previsione/resoconto]
- atti sempre linguistici e non [stimare, diagnosticare]
- istituzioni extra-linguistiche [benedire, nominare]
- verbo performativo o no [ordinare/minacciare]
- stile di esecuzione [annunciare/confidare]
Limiti della classificazione austiniana
- classifica i verbi e non gli atti [annunciare]
- inoltre:
- non tutti sono verbi illocutori [avere intenzione]
- non vi è un pincipio alla base
- sovrapposizioni
- eterogeneità interna
- incoerenza con la stessa definizione data
Tassonomia
- Rappresentativi |- v C (p)
- Direttivi ! ^ V (U fa A)
- Commissivi C ^ I (P fa A)
- Espressivi E 0 psi (P/U + proprietà)
- ringraziare, dolersi
- non ammettono che (?)
- Dichiarazioni D | 0 (p)
- dire è fare
- richiede un'istituzione
-
Conclusioni
- distinzione tra verbo e atto illocutorio [insistere - suggerire]
- classificazione atti e non verbi
- verbi non di scopo illocutorio [insistere]
- verbi di scopo + altro [vantarsi, lamentarsi]
- verbi con più scopi congiunti [protestare]
- verbi con più scopi alternativi [consigliare, avvertire]
- il numero di cose che si fanno con il linguaggio sono limitate
- no all'infinità di giochi linguistici
-
Grice
Logica e conversazione
formalisti vs informalisti
- formalisti: i linguaggi naturali sono imperfetti rispetto a quelli informali
- informalisti: i linguaggi naturali servono a molti scopi e la loro logica è conseguentemente diversa da quella dei linguaggi formali
- Grice: la differenza non esiste
Implicature
Implicatura = "dare a intendere che"
- convenzionali = "A quindi B"
- non convenzionali
Principio di cooperazione
La conversazione segue regole; ci sono mosse escluse
Massime (kantiane; di efficienza):
- Quantità
- contributo sufficiente
- non superiore al necessario
- Qualità
- non dire ciò che credi falso
- non dire cose senza prove
- Relazione
- Modo
- evita oscurità
- evita ambiguità
- sii breve (non prolisso)
- sii ordinato
Altre massime:
Spiegazione del PC
Vale per tutte le transazioni cooperative:
- scopo immediato comune
- contributi a incastro
- se niente cambia lo scambio continua
Non rispetto delle massime
- violazione
- uscita dal raggio d'azione
- conflitto
- burlarsi, ostentare la mancata soddisfazione
- genera implicature conversazionali
Generazione di implicature conversazionali
P fa p -> q se:
- P si conforma alle massime o almeno a PC
- P pensa che q (e sfrutta una massima)
- P pensa che U capisca 2
L'implicatura conversazionale deve poter essere inferita (presupponendo u si spiega lo sfruttamento della massima)
Implicature particolari vs implicature generalizzate ("un X" = mancanza di specificità)
Meaning
Semantica intenzionale
Focalizzata sulla comunicazioneDiversi significati e test:
- Significato naturale
- queste macchie significano morbillo
- test dell'entailment: la negazione è contraddittoria
- test della citazione: fallisce
- non sono le macchie a signficare, ma il fatto che ci siano le macchie
- Significato non-naturale
- questa campana significa che l'autobus è pieno
- test dell'entailment: la negazione non è contraddittoria
- test della citazione: ha successo
Simile a segno causale/convenzionale ma non identico (non necessariamente segni: es. parole)
Fallimento della spiegazione causale
Non basta che P facendo A, P pensi E e U pensi E. (es. atleta --> alto)
- Aspetto intenzionale: è necessario che P facendo A intenda produrre E
- Aspetto non-standard: è P che decide di fare A per E (non necessariamente sempre A mNN E)
Significato non-naturale con le intenzioni riflessive
- [intenzione] a mNN p sse P intende fare credere che p
- non basta (es. fazzoletto)
- [riflessione] a mNN p sse P intende fare credere che p e P intende che U capisca l'intenzione
- non basta (es. fotografia vs. disegno)
- [connessione] a mNN p sse P intende fare credere che p, P intende che U capisca l'intenzione, e U crede p in virtù di del riconoscimento dell'intenzione di P (1)
- L'intenzione è "ragione" non solo "causa"
- Significato relativizzato: dipende dai parlanti
- Significato non relativizzato: non dipende dai parlanti
Estensione dal particolare al generale:
- (a mNN p con e) vs. (e mNN p)
Critiche
Searle:
- confonde atto illocutivo e perlocutivo
- non basta l'intenzione: o si può dire qualunque cosa con qualunque cosa dato un opportuno contesto?
- l'effetto non è il credere (perlocutivo) è l'aver compreso (illocutivo)