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image ISLANDA image (POPOLAZIONE (Circa la metà degli abitanti risiede a…
ISLANDA
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LINGUA
La Lingua più diffusa è l'islandese, derivato dal norreno, l'antica lingua dei Vichinghi
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FORMA DI GOVERNO
L'Islanda fu dominata prima dalla Norvegia poi, dal 1380 dalla Danimarca.
Nel 1944, dopo essere stata occupata dagli americani durante la Seconda Guerra Mondiale e utilizzata come base militare, in seguito a un referendum proclamò la sua indipendenza.
Oggi è una repubblica Parlamentare, suddivisa in 8 regioni e 23 contee.
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CITTA' PIU' IMPORTANTI
Reykjavìk: la capitale, nata come villaggio di pescatori, è oggi una città vivace e moderna, cuore politico, culturale ed economico. Vi si trovano le maggiori facoltà universitarie, teatri, musei e istituzioni culturali.
Costituisce un importante scalo per le rotte transoceaniche, è inoltre circondata da sorgenti di acqua calda , infatti Revkjavìk, significa "città fumante"
ECONOMIA
L'islanda ha avuto un notevole sviluppo economico raggiungendo un reddito pro capite tra i più elevati d’Europa
SETTORE PRIMARIO
L’agricoltura, a causa della scarsità di territori coltivabili, non copre il fabbisogno della popolazione. Produce patate e cereali, utilizzati per il bestiame, mentre in serre riscaldate si coltivano ortaggi e frutta
Molto importante è la pesca (soprattutto merluzzi e aringhe), al secondo posto in Europa.
Sviluppato è l'allevamento di ovini, dalla lana molto pregiata e di cavalli (i pony islandesi)
SETTORE SECONDARIO
L’industria si concentra principalmente nei settori navale, energetico e nella lavorazione del pesce
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SETTORE TERZIARIO
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In notevole crescita è il turismo, grazie alla natura selvaggia e spettacolare
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DALLA CRISI ALLA RIPRESA
Il principale motore dello sviluppo islandese è stato il sistema bancario, che offriva strumenti d’investimento redditizi e alti interessi sui depositi.
. L’Islanda ha risentito molto della crisi del 2008; le banche islandesi hanno subito perdite gravissime, mettendo in crisi il sistema finanziario del Paese, che ha accumulato un debito pubblico altissimo (fino al 400% del PIL), ed è giunto alla bancarotta.
Soltanto grazie a un prestito del Fondo Monetario Internazionale lo Stato islandese è riuscito a salvarsi dal disastro. Nel 2011 è finta la recessione e l’economia è tornata a crescere
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