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5a Lezione – Il linguaggio e l'apprendimento linguistico- UNITÀ…

- - - - sono suoni che di per sé non hanno alcun significato, ma consentono di creare
        differenze nel significato. Ad esempio, il significato diverso di “lana” e “rana” è dato
        dall’opposizione fonologica di “l” ed “r”.
    - - livello superiore di organizzazione linguistica (unione di più fonemi): sono composti fonemici dotati di un significato minimo, ottenuti dalla
        combinazione di base tra le lettere dell’alfabeto.
        
        cane → can‒‘animale domestico della famiglia dei canidi’ + e ‘singolare’ cani → can‒‘animale domestico della famiglia dei canidi’ + i ‘plurale’
    - - unità lessicale minima è la parola sequenza di fonemi
        accettabile e dotata di significato in una determinata lingua.
    - - unità lessicale minima sequenza di fonemi accettabile e dotata di significato in una determinata lingua. La parola può essere composta da più morfemi.
    - - Le parole rappresentano la struttura superficiale del linguaggio, cioè l’insieme degli elementi
        che vengono utilizzati per costruire le frasi e i discorsi. Il significato delle parole, invece, ne costituisce la struttura profonda invisibile e astratta.
      - 2 caratteristiche
        
        produttività linguistica
        
        non vi è limite al numero di nuove frasi che
        possono essere create con il lessico di una lingua; qualunque pensiero esprimibile in una
        lingua è esprimibile in una qualunque altra lingua.
        
        proprietà costruttive
        
        i singoli suoni linguistici (i
        fonemi) possono essere combinati per formare un numero illimitato di parole; le parole sono convenzionali, ovvero il loro significato è costruito. Le parole possono essere combinate tra
        loro formando un numero infinito di frasi.
      - Un sistema di comunicazione per essere considerato linguaggio deve avere delle
        caratteristiche
        
        la semanticità
        
        deve poter rappresentare simbolicamente
        oggetti, eventi, stati emotivi, concetti astratti
        
        la dislocazione
        
        deve potersi
        riferire anche al passato e al futuro e non solo al presente.
        
        produttività
        
        produrre un numero
        potenzialmente infinito di messaggi.
  - - - prossemica
        
        disposizione dei corpi nello spazio fisico può avere
        valore comunicativo
      - cinesica,
        
        indaga la mimica e la gestualità
      - paralinguistica
        
        a indaga il potenziale comunicativo della voce
- - - - ruolo dei fattori genetici ed ambientali studiati da Skinner (1989) ; considera
        determinanti per la comparsa del linguaggio l’esperienza e l’apprendimento
        
        Il bambino comincerebbe a parlare dopo aver ascoltato un numero di parole e frasi sufficienti
        per associare determinati suoni ai corrispondenti oggetti e persone, rinforzato degli adulti
      - Il rapporto tra linguaggio e pensiero studiato da Piaget (1937) e Vygotskij (1934), psicologi dello sviluppo,
        
        Piaget le teorie sullo sviluppo cognitivo
        
        considera il linguaggio come una manifestazione dipendente dalla capacità cognitiva e dalla concomitante comparsa di nuovi processi mentali si distingue:
        
        linguaggio egocentrico, ovvero il
        linguaggio attraverso il quale il bambino si esprime parlando più a se stesso che agli altri
        
        primo a svilupparsi, ha lo scopo di riflettere i pensieri e le
        intenzioni del bambino e non quello di comunicare con un’altra persona.
        
        inizialmente
        subordinato al pensiero, il linguaggio diventerebbe solo più tardi comunicativo e sociale.
        
        linguaggio socializzato rivolto all’interlocutore.
        
        linguaggio è una competenza interiore che viene poi socializzata
        
        Vygotskij
        
        Premessa il pensiero e il linguaggio hanno radici differenti. Vygostkij considera il linguaggio come socializzato sin
        dall’inizio.
        
        ed il passaggio dall’uno all’altro non avviene in modo automatico ma richiede una complessa
        trasposizione. Lo sviluppo di entrambi è legato al contesto sociale di crescita dell’individuo.
        
        Il linguaggio si svilupperebbe attraverso rapporti interpersonali.
        
        inizialmente il bambino ascolta gli altri, comprende i loro discorsi e si sforza di appropriarsi delle loro parole
        
        linguaggio è una competenza sociale che viene poi interiorizzata
      - rapporto tra linguaggio e i contesti sociali studiato da Bruner (1988); lo studio del linguaggio deve anche considerare gli usi in contesti diversi e con
        interlocutori diversi
        
        Il linguaggio, infatti, soddisfa importanti funzioni sociali, come regolare il comportamento
        dell’altro e trasmettere le informazioni. Affinché le competenze comunicatiive si sviluppino è
        essenziale l’apporto degli adulti che circondano il bambino ed il modo in cui lo fanno
- - - - La gravità a o il ritardo nell’intervento di supporto possono, infatti, rallentare e
        complicare lo sviluppo del linguaggio