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La Grande crisi del '29 negli USA (Dall'inizio della prima guerra…
La Grande crisi del '29 negli USA
Dall'inizio della prima guerra mondiale, gli USA avevano sperimentato un boom economico, rappresentato da una forte espansione del Prodotto Interno Lordo
1927 una politica monetaria fortemente espansiva, rese disponibili a banche e individui una massa rilevante di liquidità, impiegata in acquisto di azioni quotate a Wall Street
Nel 1928 il mercato reale si stacca da quello finanziario. L'economista statunitense John Galbraith, descrive il "clima psicologico di ostentato ottimismo economico"
"Affermando solennemente che la prosperità continuerà, si può contribuire, così si crede, ad assicurare che la prosperità effettivamente continui. E' grande la fede nell'efficacia di tale formula magica"
Crollo indice Wall Street 29 ottobre 1929 (martedì nero)
Vendite incontrollate di azioni (es. Dow Jones Industrial Avarage subì una flessione del 40%)
La Grande Depressione che ne conseguì, ebbe effetti recessivi devastanti
I prezzi dei prodotti industriali subirono una drastica pressione al ribasso dalla contrazione della domanda, determinando gravi difficoltà per le imprese nel far fronte ai loro debiti
Fallimento di numerose aziende
Incremento vertiginoso della disoccupazione
Crollo indice di Wall Street 24 ottobre 1929 (giovedì nero)
Questa crisi ha origini nell'economia reale, nella seconda parte degli anni Venti con una diffusa,sebbene moderata, riduzione dei prezzi dei beni agricoli e in parte dei manufatti
Dovuto all'incremento della produzione connessa all'uso intensivo delle
Moderne tecniche
Energia a basso costo
.
sovra-produzione agricola
sovra-produzione industriale
frutto di una più ridotta capacità degli Stati europei d'importare beni e prodotti da oltre Atlantico per effetto delle conseguenze della Guerra
la risposta governativa degli Stati Uniti alla riduzione di domanda e prezzi di beni agricoli fu primariamente tesa a "difendere" il settore agricolo con una politica protezionistica di dazi
Nel 1929 l'indice azionario aveva registrato un incremento del 500%, numero che esprime il senso di entusiasmo diffusosi
Ma come si verifica in tutte le situazioni di "bolla finanziaria" (basate su speculazione ed euforia), il mercato prima o poi torna in equilibrio con una spinta emotiva alla vendite incontrollate pari d'intensità, ma di segno opposto
Nel marzo 1929, i segnali di un possibile crollo del mercato borsistico
Nel settembre dello stesso anno, l'indice della borsa iniziò a muoversi irregolarmente tendendo verso il basso
Nell'ottobre del 1929 si assistette ad una affluenza frenetica sul mercato per vendere azioni fino a generarne il tracollo in preda al panico