Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
Carlo Magno e il Sacro Romano Impero
carlo-magno-1-728 (Era figlio di…
Carlo Magno e il Sacro Romano Impero
Era figlio di Pipino il Breve, incoronato re nel 756 in cambio della donazione al papa dei territori conquistati ai Longobardi.
-
Nel 773, Carlo sconfigge definitivamente i Longobardi e si proclama re dei Franchi e dei Longobardi.
Nella notte di Natale dell'800, grazie alla sua politica a favore del Cristianesimo, viene proclamato imperatore dal papa Leone III.
Nasce così il Sacro Romano Impero.
Sacro perché si basa sul cristianesimo e l'imperatore è stato incoronato dal papa;
Romano perché si ricollega all'Impero Romano d'Occidente.
Esistono, però, delle differenze tra i due imperi.
L'Impero Carolingio ha dimensioni più ridotte;
Il "cuore" dell'Impero è l'Europa Centrale (Aquisgrana);
Esiste una entità politica riconosciuta dal papa;
L'Impero carolingio basa la sua economia soprattutto sull'agricoltura.
L'Impero viene ripartito in contee e marche.
Conti e marchesi hanno il compito di far applicare le leggi del sovrano.
In caso di incapacità, vengono rimossi dal loro incarico.
Viene introdotto il vassallaggio:
Con l'atto di omaggio, i vassalli giurano fedeltà all'imperatore;
Con l'atto di investitura, il sovrano concede loro la sua protezione e il governo su una porzione di territorio.
Una volta all'anno, nell'assemblea Campi di Maggio, l'Imperatore comunica le sue decisioni e le nuove leggi (dette capitolari, poiché divise in capitoli).
I missi dominici hanno il compito di verificare che i capitolari vengano rispettati e che tutto si svolga secondo la volontà del sovrano.
L'Impero presenta però elementi di debolezza. Infatti i sovrano concede ad alcuni feudatari, soprattutto ecclesiastici, al fine di rafforzarne la fedeltà, la cosiddetta immunità ovvero il divieto di funzionari imperiali di entrare nei possedimenti loro affidati.
Carlo Magno apre nuove scuole;
emana una riforma scolastica che prevede tre cicli d'istruzione (elementare, formazione artistico-scientifica per apprendere le arti liberali, insegnamento della teologia);
fa fondare la Scuola Palatina.
L'economia agricola si basa sulla curtis.
Si divide in:
pars dominica: di proprietà del signore e nella quale lavorano gli schiavi;
pars massaricia: costituita da piccoli poderi (mansi) affidati ai contadini (massari).
Vivono e lavorano nella curtis:
gli schiavi;
i servi della gleba
i contadini liberi;
artigiani, fabbri, saponificatori, etc.
L'economia curtense si basa sull'autoconsumo.
L'agricoltura è piuttosto povera a causa di tecniche agricole arretrate.
Viene praticata la rotazione biennale dei terreni che porta ad un rendimento produttivo basso.
Tra una curtis e l'altra si estendono boschi e foreste che costituiscono un'importante fonte di sostentamento. Sono sfruttati sia dal signore che dalla comunità per la caccia, la raccolta di miele e frutti selvatici e la legna.
-
-