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DANTE ALIGHIERI (nasce a Firenze da una famiglia della piccola nobiltà…
DANTE ALIGHIERI
nasce a Firenze da una famiglia della piccola nobiltà cittadina di parte guelfa in condizioni economiche instabili che però non vietarono a Dante di fare una vita da gentiluomo e di avere una raffinata educazione
Brunetto Latini fu suo maestro e imparò da solo l'arte della poesia leggendo i poeti provenzali, siciliani, Guinizzelli e subendo l'influenza di Cavalcanti
studia retorica e, parlando degli studi dottrinali, filosofia e teologia
nel periodo giovanile egli si sofferma sulla figura di Beatrice, la quale morte nel 1290 segna per Dante un periodo di smarrimento
la morte della donna lo avvicina alla filosofia e al tempo stesso approfondisce i poeti latini, in particolare Virgilio, che considera suo maestro e autore
parlando della sua esperienza politica egli apparteneva alla corporazione dei medici e degli speziali (Ordinamenti di giustizia, 1295) e successivamente ricoprì varie cariche fino ad essere eletto priore (suprema magistratura cittadina) nel 1300
egli era un guelfo bianco e, mentre lui era a Roma come ambasciatore, i neri si impadroniscono di Firenze
nel 1302 viene condannato all'esilio con l'accusa di batteria e non essendosi presentato per discolparsi pochi mesi dopo viene condannato al rogo
durante l'esilio egli è ospite presso diverse corti in Italia e riesce a vedere le varie realtà violente che affliggono le città, cosa che egli attribuisce alla mancanza di un buon imperatore
nel 1313 Enrico VII di Lussemburgo, l'imperatore nel quale sperava Dante, muore e quindi anche la sua speranza di ritornare in patria svaniscono
egli muore a Ravenna, circondato ormai dalla fama di altissimo poeta, nel 1321
VITA NUOVA
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II parte
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amore fine a se stesso: l'appagamento scaturisce unicamente dalla contemplazione e dalla lode della donna amata
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- 1307 inizio Divina commedia
raccolta delle liriche più significative precedenti alla morte di Beatrice precedute da un commento in prosa
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