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ACCORDI COMMERCIALI TRA CINA E UNIONE EUROPEA (CONSEGUENZA (L’Italia…
ACCORDI COMMERCIALI TRA CINA E UNIONE EUROPEA
CONSEGUENZA
L’Italia potrebbe diventare il primo paese del G7 a diventare ufficialmente parte integrante delle nuove vie della seta, entro la fine del 2018.
In occasione del suo viaggio in Cina, il vicepresidente del Consiglio dei ministri Luigi Di Maio ha detto che Roma potrebbe sottoscrivere il memorandum d’intesa con la Cina sulla Bri (Banca Internazionale dei Regolamenti) nei prossimi mesi. La firma del memorandum sulla Bri rappresenterebbe un passo in avanti per il coinvolgimento italiano nei progetti cinesi. Sinora, gli sforzi italiani lungo le nuove vie della seta hanno prodotto pochi risultati. Il cambio di marcia potrebbe avvenire se, come probabile, l’autorità portuale di Trieste annunciasse un accordo di collaborazione con la Cina nei prossimi mesi.
La Cina e l’Unione europea hanno firmato sei accordi al Ventesimo summit Eu-China a Pechino, tra le tensioni commerciali avviate dagli Stati Uniti e le dichiarazioni del presidente Donald Trump che accusa l’Ue di essere “un nemico”.
Il ventesimo vertice tra l'Unione europea e la Repubblica popolare cinese,segna il rafforzamento della collaborazione tra le due aree nell'affrontare sfide globali e regionali comuni
PIANO ANTI-BRI PER L'EUROPA
L’iniziativa veterocontinentale mira implicitamente a ostacolare lo sviluppo delle nuove vie della seta cinesi. Questa infatti propone all’Eurasia un sistema di investimento alternativo alla Bri, basato su trasparenza, sostenibilità economica e alti standard qualitativi. Proprio gli ambiti in cui l’iniziativa cinese presenta maggiori carenze.
ACCORDI
Oltre alla dichiarazione congiunta del summit, le parti hanno concordato:
una dichiarazione dei leader sui cambiamenti climatici e sull'energia pulita;
uno scambio di offerte sull'Accordo globale sugli investimenti;
un accordo di partenariato sugli oceani;
un memorandum d'intesa per la cooperazione sull'economia circolare;
un memorandum d'intesa per rafforzare la cooperazione nello scambio delle emissioni;
un accordo per concludere prima della fine di ottobre, se possibile, i negoziati su un accordo sulle indicazioni geografiche;
un piano d'azione relativo alla cooperazione doganale tra Cina e UE sui diritti di proprietà intellettuale per il triennio 2018-2020;
un memorandum d'intesa tra il Fondo europeo per gli investimenti e il Forum della via della seta che conferma il primo coinvestimento effettuato nell'ambito del Fondo di co-investimento UE-Cina;
un accordo strategico di cooperazione amministrativa e un piano d'azione per il periodo 2018-2020 tra l'Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) e l'amministrazione generale delle dogane della Cina.
ANGELICA D'INTRONO