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6 lezione - la discalculia - I DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO…
6 lezione - la discalculia - I DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO
cervello matematico
Fin dalla nascita, il nostro cervello è predisposto all’elaborazione dell’informazione di
tipo numerico, capacità innata come quella di vedere i colori.
Possedere il concetto di numerosità implica il saper compiere operazioni e avere delle
aspettative aritmetiche
contare primo collegamento nel bambino tra cultura e capacità innate
modello di acquisizione calcolo
cinque principi che il bambino deve interiorizzare
per arrivare a contare senza errori; i principi non sono appresi contemporaneamente
principio dell’ordine stabile
il bambino deve conoscere le parole-numero (uno-cinque-tre) ed essere in grado di ripeterle seguendo l’ordine esatto
principio della corrispondenza biunivoca
il bambino deve
collegare ogni parola-numero ad uno e uno solo, degli oggetti da contare e viceversa
principio della cardinalità
il bambino deve capire che la parola numero associata all’ultimo elemento contato in un insieme corrisponde alla cardinalità dell’insieme, cioè alla sua numerosità.
principio dell’astrazione
insieme eterogenei possono essere contati
principio dell’irrilevanza dell’ordine
l'ordine non modifica la numerosità
è possibile distinguere 5 fasi per acquisizione:
1°
la sequenza dei numeri è usata come una stringa di parole: il bambino è in grado di pronunciare alcune parole-numero ma non ha idea né dell’ordine corretto né della quantità cui queste si riferiscono
2°
il bambino pronuncia sequenza correttamente solo in ordine crescente
3°
sequenza corretta iniziata in qualsiasi punto; capacità di concettualizzare il prima e il dopo
4°
collega le parole numero alle quantità, non ha bisogno del riferimento fisico
5°
sequenza bidirezionale usata per sommare e sottrarre
Nell’apprendimento delle procedure di calcolo, le prime informazioni ad essere elaborate
sono i segni delle operazioni,
I fatti aritmetici, ovvero le operazioni di base, sono costituiti da problemi elementari come le tabelline, le addizioni semplici, i cui risultati verranno immagazzinati nella memoria a lungo ermine dalla quale potranno essere direttamente recuperati, senza ricorrere dover effettuare il calcolo.
Quando non è possibile recuperare il risultato dalla memoria, il soggetto deve fare riferimento alla conoscenza delle procedure del calcolo.
definizione
Quando è presente una significativa difficoltà ad acquisire l’automatismo del calcolo e
dell’elaborazione dei numeri si parla di discalculia.
il disturbo deve interferire in modo significativo con l’apprendimento
scolastico o con le attività della vita quotidiana
possono essere compromesse varie capacità
capacità linguistiche (difficoltà nel nominare le operazioni e i termini matematici),
capacità percettive (difficoltà nel riconoscimento dei simboli numerici o dei segni aritmetici), le
capacità attentive (difficoltà a copiare in modo corretto i numeri o le figure)
capacità matematiche (difficoltà nel seguire le sequenze dei passaggi matematici, nel contare oggetti e imparare tabelline)
sintomi
− il mancato riconoscimento dei simboli numerici;
− la difficoltà ad allineare correttamente i numeri e ad inserire i decimali;
− la difficoltà nell’organizzazione scritta del calcolo;
− la difficoltà ad apprendere il calcolo a mente e i fatti numerici.
la difficoltà di comprensione dei concetti di base di particolari operazioni;
La Consensus Conference Italiana ha individuato due profili di discalculia
1°
debolezza nella struttura cognitiva deputata all’elaborazione delle componenti numeriche, cioè negli aspetti di base dell’intelligenza numerica quali i meccanismi di quantificazione, le strategie di calcolo mentale, la comparazione
fin dalle prime fasi difficoltà nel discriminare in modo corretto le quantità
condizione rara, vera cecità ai numeri
condizione di tipo neuropsicologico con continue ripercussioni sulle abilità matematiche superiori
2°
deficit negli aspetti procedurali come lettura, scrittura e difficoltà di calcolo
più diffusa
valutazione
1°
valtazione tipica della scuola
2°
prove di analisi per accertare la presenza del disturbo di calcolo
si possono fare dalla 3 elementare
spesso presenti anche difficoltà neuropsicologiche come difficoltà linguaggio, disturbi emotivi, difficoltà relaionali