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4° lezione - Piaget - UNITÀ DIDATTICA 1 – LO SVILUPPO PSICOLOGICO: MODELLI…

- - - - organismo” attivo, dotato di enormi potenzialità cognitive; un piccolo esploratore in grado di adattarsi all’ambiente fisico e sociale e capace di apprendere attraverso processi che diventano sempre più complessi
        
        sviluppo cognitivo come il prodotto dell’interazione tra il soggetto e il suo ambiente;
        
        Le strutture cognitive si evolvono e costruiscono grazie all’interazione con l’ambiente circostante:
        
        il soggetto e l’ambiente si influenzano e si adattano reciprocamente l’uno all’altro.
        
        Quest’adattamento consente l’acquisizione di strutture cognitive sempre più mature e complesse nonché una sempre maggiore evoluzione del pensiero
      - influenzato in primis da fattori neuro-biologici
      - successivamente da condizioni ambientali, culturali e sociali.
    - - 1 - l’assimilazione
        
        le nuove conoscenze e i nuovi dati vengono integrati in schemi mentali già pre-esistenti. Quando questi schemi si rivelano inadeguati entra in atto il processo di accomodamento
      - 2 - l’accomodamento
        
        modifica le strutture mentali pre-esistenti e le adatta alle nuove esperienze. Consente di superare i momentanei disequilibri dell’interazione tra il soggetto e l’ambiente.
      - La loro alternanza consente il raggiungimento dell’equilibrio tra organismo e ambiente, dunque l’adattamento.
    - - un processo evolutivo, progressivo e lineare che procede da modalità di pensiero semplici e concrete a modalità sempre più astratte e complesse.
        
        sviluppo
        
        segue 4 tappe fisse o stadi
        
        dipendono dal grado di sviluppo neurobiologico della persona;
        
        succedono secondo un ordine universale,
        
        ogni stadio è più complesso strutturalmente di quello successivo
        
        Ogni stadio deriva da quello precedente
        
        1 - Stadio senso-motorio (0-2 anni):
        
        il neonato interagisce con l’ambiente esterno in modo molto semplice e immediato, prevalentemente attraverso i sensi. Esercita schemi di azione molto semplici, riflessi o reazioni innate (pianto, suzione, prensione).
        
        gli schemi, se frequentemente ripetuti diventano abitudini
        
        Fra gli 8 e i 12 mesi di vita sequenze di azione sempre più complesse, coordinando quelli che prima erano schemi di azione isolati
        
        aumento delle condotte esplorative per interesse realtà
        
        emerge la differenziazione tra i mezzi e i fini, per cui il bambino diventa capace di applicare schemi cognitivi e modalità già note a situazioni diverse e per raggiungere scopi differenti.
        
        2 anni permanenza dell’oggetto, ovvero la capacità di comprendere che un oggetto continua ad esistere indipendentemente dalla possibilità di percepirlo.
        
        2 - Stadio pre-operatorio (2-6 anni):
        
        conquista della funzione simbolica e dalla capacità di rappresentazione interna della realtà. 3 indicazioni di tale abilità sono
        
        supera i limiti della percezione con la rappresentazione che gli permette di evocare una realtà non presente, eventi accaduti tempo prima, oggetti o persone che stanno altrove.
        
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        1 - imitazione differita il bambino riesce ad imitare un comportamento precedentemente osservato, anche a distanza di tempo
        
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        3 - Stadio operatorio-concreto (6-12 anni):
        
        il pensiero diventa reversibile e il bambino è capace di compiere importanti operazioni mentali come
        
        classificazione la capacità di raggruppare elementi entro specifiche categorie
        
        seriazione la capacità di porre in sequenza ordinata degli elementi
        
        addizione e sottrazione
        
        conquistano il principio di conservazione e alcune proprietà degli oggetti permangono, anche se muta la loro forma
        
        principio di reversibilità lo stato della materia dopo aver subito modifiche può tornare a come era prima
        
        compiere operazioni inverse o spazio temporali
        
        4 - Stadio operatorio-formale (dai 12 anni in poi):
        
        pensiero diventa ipotetico-deduttivo, l’adolescente è capace finalmente di staccarsi dal dato concreto e di ragionare in termini astratti
        
        compiere ragionamenti sulla base di semplici ipotesi che possono anche contrastare con i dati percettivi del momento e coordinare fra loro più ipotesi per prevedere o “dedurre” un certo risultato.
        
        nozioni complesse come quelle di probabilità e di implicazione
        
        procedimenti induttivi mediante i quali, attraverso un esperimento si può giungere alla scoperta di un rapporto di dipendenza fra due variabili,
        
        i procedimenti deduttivi mediante i quali, dalla conoscenza di certi rapporti, prevedere un certo risultato
    - - L’apprendimento, in un’ottica piagetiana è un processo continuo ed evolutivo di adattamento alle richieste ambientali, reso possibile dalla complementarietà e dall’alternanza dei meccanismi di assimilazione e accomodamento. Le possibilità di apprendimento del bambino dipendono fortemente dal periodo evolutivo che vive e sono condizionate dalle modalità di pensiero e dal livello di strutturazione cognitiva che possiede.
        
        La possibilità di risolvere o no diversi compiti cognitivi dipenderà non tanto dal tipo di compito, quanto dalle caratteristiche della struttura cognitiva che il bambino possiede in quel momento