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GIOVANNI VERGA (VITA (1872 - Si trasferisce a Milano, dove resterà per 20…
GIOVANNI VERGA
VITA
1872 - Si trasferisce a Milano, dove resterà per 20 anni.
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1869 - Si trasferisce a Firenze, allora capitale d’Italia, dove frequenta i salotti intellettuali e la vita mondana.
1884 - Durante un viaggio a Parigi incontra gli scrittori Emile Zola ed Edmond de Goncourt, esponenti del Naturalismo francese.
1860 - Allo sbarco dei garibaldini si arruola nella Guardia Nazionale in favore dell’Unità d’Italia.
1890 - Torna definitivamente a Catania, dove vive nei suoi possedimenti e si allontana sempre di più dalla scrittura.
1858 - Si iscrive alla Facoltà di Legge a Catania, ma presto la abbandona per dedicarsi alla letteratura.
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OPERE
Verga inizia a descrivere l’ambiente mondano che egli stesso frequenta. Queste storie sono fondate su un elemento autobiografico: si parla sempre di un giovane artista che subisce l’influsso distruttivo della mondanità per opera di qualche donna. In questo vediamo Verga e i suoi turbolenti rapporti con le donne. I romanzi che appartengono a questa fase sono:
Storia di una capinera (1970), storia di una giovane costretta a farsi monaca.
Eva (1973), narra le vicende di un pittore siciliano trapiantato a Firenze, che perde sé stesso per amore di una ballerina.
Una peccatrice (1966), storia di un giovane commediografo catanese e del suo rapporto con una seducente contessa, che lo porta a diventare un artista fallito.
Verga appoggiò attivamente l’Unità italiana, arrivando ad arruolarsi nella Guardia Nazionale. Il suo patriottismo emerge anche attraverso i suoi primi romanzi, che si inseriscono nella corrente molto diffusa all’epoca della letteratura patriottica. Questi romanzi sono:
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