L'Irlanda
La Repubblica d’Irlanda occupala maggior parte del territorio dell’isola d’Irlanda, posta nella parte nord occidentale dell’Europa. 🗺
A nord-est confina con l'Irlanda del Nord
A est è separata dalla Gran Bretagna dal Mare d'Irlanda e dal Canale di San Giorgio
A ovest è bagnata dall'Oceano Atlantico. 🌏
Un tasso di natalità elevato
Contrariamente alla maggioranza dei Paesi europei, la popolazione irlandese è in crescita, grazie a un tasso di natalità particolarmente elevato. Questo rende l’Irlanda un Paese giovane e dinamico.La densità è invece tra le più basse d’Europa.Le lingue ufficiali sono l’inglese, diffuso sull’isola nei lunghi secoli della dominazione britannica, e l’irlandese, o gaelico, di origine celtica, molto parlato soprattutto nelle zone rurali e nella parte occidentale del Paese. La religione prevalente è il Cattolicesimo, introdotto in Irlanda, secondo la tradizione, da San Patrizio nel V secolo d.C. 👥
Dublino,una capitale vivace
L’Irlanda è una repubblica parlamentare suddivisa in 4 Province e 29 Contee.La capitale è Dublino, vivace città sorta sull’estuario del fiume Liffey, all’estremità orientale del Paese, molto piacevole da visitare, ricca di monumenti e luoghi di divertimento.
Da secoli è il centro della vita sociale, politica e culturale dell’Irlanda ed è sede di una prestigiosa università, il Trinity College. Centri importanti sono anche Cork, a sud, uno dei porti più importanti del paese, e Galway, a ovest, capitale della cultura tradizionale.
Una grave crisi dopo il miracolo economico ⚠
L’economia, un tempo arretrata e dal carattere prevalentemente rurale, ha avuto un grandissimo sviluppo dopo l’ingresso nell’Unione Europea (1973), soprattutto negli anni Novanta.Tuttavia l’Irlanda è uno dei Paesi che hanno maggiormente risentito della crisi finanziariadel 2008.
Lo Stato è dovuto più volte intervenirein aiuto delle banche irlandesi a rischio di fallimento,con gravi conseguenze sui bilanci, e ha dovuto chiedere l’intervento straordinario dell’Unione Europea e del Fondo Monetario Internazionaleper evitare la bancarotta. Le politiche messein atto hanno permesso al Paese di uscire dal pianodi salvataggio nel 2013.
L'allevamento alla base del settore primario 🐑
L’agricoltura interessa una porzione esigua del territorio, non troppo fertile: la produzione si limita dunque a cereali, patate e barbabietole da zucchero; i numerosi prati sono invece molto sfruttati per l’allevamento, soprattutto di bovini e ovini, da cui si ricava una lana molto pregiata che alimenta l’industria tessile. Anche la pesca è abbastanza sviluppata.🐟
Il boom delle tecnologie avanzate
L’industria, arretrata nei settori tradizionali,è all’avanguardia nel campo delle tecnologie avanzate, come elettronica, informatica e farmaceutica.Molto attive le fabbriche di birra, come la mitica Guinness, la birra scura più famosa nel mondo,e di whiskey.🍻 Nel settore dei servizi domina il turismo, in forte crescita. Anche le reti stradale e ferroviaria sono in fase di potenziamento e ammodernamento,e sono molto sviluppate le vie d’acqua interne.
La questione irlandese
La divisione tra cattolici e protestanti
Quando si parla della “questione irlandese” si intende la lotta per l’autodeterminazione del popolo dell’Irlanda del Nord, tuttora sotto il governo di Londra. Questa diversa appartenenza politica rispetto al resto dell’Irlanda, “cattolico”, ha le sue ragioni storiche nel fatto che l’Irlanda del Nord è a maggioranza anglicana, come la Gran Bretagna, e vi risiede una buona percentuale di inglesi.
Le ragioni storiche
Fino al 1922 il Regno Unito controllava tutta l’isola irlandese. Dopo un’aspra guerra d’indipendenza,le 26 contee a maggioranza cattolica costituironoil libero Stato d’Irlanda (Eire), ancora sotto la “protezione” inglese, mentre le 6 contee del Nord, a maggioranza protestante, continuarono a far parte del Regno Unito. Solo nel 1937 l’Eire conquistò la piena indipendenza e nel 1949 fu costituita la Repubblica d’Irlanda.
Nell’Ulster tuttavia (così viene chiamata l’Irlanda del Nord), la forte minoranza cattolica avrebbe voluto che la regione fosse annessa al resto dell’isola.I contrasti politici avevano infatti anche risvolti economici, visto che l’Ulster era sì la regione più ricca dell’Irlanda, ma tale ricchezza era nelle mani della maggioranza protestante,mentre la minoranza cattolica era relegata in una condizione economicamente marginale; inoltre furono ridisegnati i confini elettorali,in modo da inserire i cattolici in distretti a schiacciante maggioranza protestante, estromettendoli così dal potere, mentre l’insegnamento del gaelico venne quasi proibito in favore dell’inglese
Gli anni della lotta armata
Di conseguenza già negli anni Cinquanta l’IRA(Irish Republican Army), il gruppo rivoluzionario cattolico nato nella prima metà del secolo e che aveva avuto una parte di rilievo nella lotta per l’indipendenza dell’Eire, cominciò a commettere attentati per ottenere l’indipendenza dell’Irlanda del Nord, e la lotta armata subì un’escalation nei decenni successivi.Con gli anni Novanta si aprì il dialogo tra la comunità cattolica, repubblicana e filoirlandese, e quella protestante, unionista e filobritannica. Il 10 aprile 1998, i rappresentanti di entrambe le comunità firmarono gli accordi di Belfast, meglio conosciuti come gli “accordi del Venerdì Santo”, che sancivano il disarmo dei gruppi filo-indipendentisti.
La situazione oggi
Il partito storico della causa repubblicana indipendentista irlandese si chiama Sinn Fein,in gaelico “noi stessi soli”. È oggi la prima forza politica nella comunità. Noto per le sue lotte al fianco dei prigionieri politici e dei militari dell’esercito repubblicano, sta perdendo forza all’interno della comunità irlandese perché accusato di essere diventato parte dell’establishment britannico e quindi di aver tradito la causa indipendentista. Il movimento repubblicano ancora “resistente”, che non accetta gli accordi di pace, è costellato di varie sigle di piccoli partiti accomunati dall’idea di rigettare ogni tipo di accordo con il cosiddetto “invasore britannico”; si battono per un’Irlanda libera, repubblicana e unita e sono contro le leggi speciali nei confronti dei militanti.
Non appoggiano direttamente la lotta armata contro Londra, ma sostengono che “fino a quando ci sarà un esercito occupante, la resistenza sarà un sacrosanto diritto per il popolo irlandese”.Nel 2005 l’IRA annunciò il definitivo abbandono della lotta armata. Tuttavia a praticarla sono rimaste la formazione della Continuity IRA,che nel marzo 2009 ha rivendicato l’uccisione di un poliziotto nord irlandese, e la Real IRA.Ultimamente questi movimenti stanno ricominciando ad avere il favore di molti che, a distanza di annidagli accordi di pace, ancora vivono nel disagio sociale e nell’emarginazione.