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organizzazione agraria dopo l'unità agraria (la situazione sociale ed…
organizzazione agraria dopo l'unità agraria
<< fatta l'Italia, bisogna fare gli italiani >>
78% di analfabeti
divario Nord-Sud
22 milioni di italiani
i vecchi stati andavano avanti con le loro abitudini
la situazione sociale ed economica
agricolture diseguali
fino al governo della destra non poterono contare su aiuti diretti del nuovo stato, che operava con un'ottica fautrice dei vantaggi del libero mercato
popolazione italiana viveva in condizioni diverse
lo stato unitario variò la legge Baccarini sulle bonifiche, sul credito agrario e fondiario
confisca dei beni ecclesiastici e eliminazione dei beni demaniali
con il governo di sinistra, le cose non andarono meglio, bilancio dello stato in forte disavanzo
serve una forte tassazione, sistema fiscale unico per tutto il paese
viene istituita la scuola elementare gratuita e obbligatoria per tutti
si estende il diritto al voto
nel '877 inchiesta sulla situazione di vita dei contadini
profonda crisi economica e sociale del settore
questa indagine fu inutile
rivoluzione industriale e decadenza agricoltura
politica protezionistica
industrie tessili
rivoluzione industriale
oidio, fillossera e peronospera misero in ginocchio la viticoltura meridionale
iniziano le migrazioni in europa centrale e stati uniti, america latina
istituzioni e sostegni all'agricoltura dopo l'unità
scuole di agricoltura
necessarie per le nuove pratiche e per eliminare gli analfabeti
numerosi istituti agrari (Milano, Pisa, Portici, Perugia, Bologna)
la legge Casati costituì il primo passo verso una scuola nazionale
stazioni sperimentali agrarie
Gattinara (VC) è la prima stazione sperimentale: analisi e controllo dei vini
Asti: sostituisce Gattinara, ancora oggi attiva, sempre in ambito vitivinicolo
Castagnoli nel '870 vuole 4 stazioni sperimentali: Torino, Modena, Forlì e Roma
cattedre ambulanti
buoni risultati
organizzati su base provinciale
istituiti da un dereto regio del '900
vanno a sostituire i comizi agrari
in circa 30 anni realizzarono una agricoltura al passo con i tempi
nel '35 le cattedre furono trasformate in ispettorati provinciali dell'agricoltura
laboratori di chimica
collaboravano con le stazioni
spesso collocazione negli istituti tecnici
comizi agrari
corrispondevano con il ministero dell'agricoltura a mezzo del prefetto e sottoprefetto
non fornirono grandi aiuti al settore
riconosciuti da un decreto che ne prevedeva l'istituzione in ogni capoluogo di circondario amministrativo
inizialmente associazioni private
cantine sperimentali
molto attive nella diffusione di principi tecnico-pratici presso gli operatori del settore
Barletta, Riposto, Noto, Velletri Palermo, Arezzo
nel '24 le cantine vengono trasformate in enti consortili autonomi e alcune in regi uffici enologici