Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
la situazione dell'agricoltura italiana nel XIX secolo (2) (Veneto…
la situazione dell'agricoltura italiana nel XIX secolo (2)
Veneto
gelsi-bachi: come in Lombardia
grano: 10-15q/ha
vigneti in forma promiscua
mais: 14-20q/ha
opere di bonifica spesso scarse e difficoltose
zone pedemontane: segale e grano saraceno
grano e mais, superfici sempre più in aumento
allevamento simile alla Lombardia
più arretrato
Emilia-Romagna
stati della chiesa e vari ducati
il 25% delle superfici era abbastanza fertile, con buone % di irrigazioni
vite e gelso
mais, grano, canapa, farro
allevamento suino e bovino
lambrusco
Toscana
vini modesti ad eccezione delle zone soleggiate
olivi
viti maritate soprattutto nella zona del Chianti
rotazione toscana: invece del riposo leguminose e talvolta mais
il Granducato di Toscana con circa 2 milioni di Ha prevalentemenete collinare, dispone di seminativi arborati, ad eccezione della Maremma e Amiata priva di alberi
bovini con razze bianche, suini al pascolo
Stati pontifici
Romagna, Marche, Umbria, Lazio
Romagna: canapa e riso
4 milioni di Ha
bovini: da lavoro e vitelloni
nel resto dei territori agricoltura mista, con cereali, vite, olivo
in Maremma laziale: ovini, podoliche e bufale
Marche
trifoglio rosso, leguminose, lino
tanti boschi
Puglia e Calabria
olivo
vite
fave
mandorle
vini
Sicilia
riposi triennali
iniziano le coltivazioni di agrumi nelle zone costiere
cerealicoltura
gli interventi di miglioramento e le bonifiche
aratro
le novità di bonifica
la storia dell'aratro e la storia dell'agricoltura
brabantino
la trazione meccanica cambia tutto
aratro tedesco
le attività di bonifica
pianura padana
bonifica: operazione volte al miglioramento di terreni malsani
eliminare: residui dei boschi, acque stagnanti, erosioni
utilizzo di idrovore
realizzate per far produrre i terreni
scuole, accademie e società di agricoltura
editoria specializzata a testimoniare l'interesse verso il settore
cosa succede nelle diverse regioni.....
XIX secolo sorsero e si diffusero in tutta la penisola numerose scuole e accademie relative al mondo agricolo
Toscana
attività scolastica: studio e lavoro nei campi, visite ad aziende e parte amministrativa
attiva dal '834 al '842 quando Ridolfi passa a Pisa
didattica molto effieciente, progettata sulle diverse esperienze europee
da questa scuola fu preso esempio da parte di insegnanti e direttori
avviata da Cosimo Ridolfi
scuola-podere di Meleto (AR)