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IL CONCETTO DI BENE E MALE (MALE (LEOPARDI (SOCIETÀ DI MASSA ("Gli…

- - - - "Gli individui dono spariti dinanzi alle masse, dicono elegantemente i pensatori moderni. Il che vuol dire che l'individuo si prenda nessun incomodo, poiché, per qualunque suo merito, né anche quel misero premio della gloria gli resta più da sperare né in vigilia né in sogno." tratto da "Operette morali", "Dialogo di Tristano e di un amico" (1832)
    - - "*Natura Immaginavi tu forse che il mondo fosse fatto per causa vostra? Ora sappi che nelle fatture, negli ordini e nelle operazioni mie, trattone pochissime, sempre ebbi ed ho l'intenzione a tutt'altro, che alla felicità degli uomini." tratto da "Operette morali", "Dialogo della Natura e di un islandese" (1824)
    - - "E in vero, colui che si uccide da se stesso, non ha cura né pensiero alcuno degli altri" tratto da "Operette morali", "Dialogo di Plotino e di Porfirio"
  - - - SCETTICISMO CONOSCITIVO: l'uomo non è grado di comprendere la realtà in cui vive, per questo motivo è condannato ad un'esistenza di infelicità
        
        PESSIMISMO
      - Nella raccolta poetica "Ossi di seppia" (1925) il PAESAGGIO diventa il CORRELATIVO OGGETTIVO del "male di vivere"
        
        "E andando nel sole che abbaglia
        sentire con triste meraviglia
        com'è tutta la vita e il suo travaglio
        in questo seguitare una muraglia
        che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia"
        tratto da "Ossi di seppia", "Meriggiare pallido e assorto" (1916)
    - - Critica alla società dei consumi, causa all'omologazione e dello "spegnimento" dell'autonomia morale dell'individuo.
        
        "Ho cercato di spiegarle, che non si può pianificare una vita come si fa con un progetto industriale. Nel mondo c'è un largo spazio per l'inutile, e anzi uno dei pericoli del nostro tempo è quella mercificazione dell'inutile alla quale sono sensibili particolarmente i giovanissimi." tratto da "É ancora possibile la poesia?" (1975, discorso premio Nobel per la letteratura")
    - - All'interno della raccolta poetica "Le Occasioni" (1939) Montale descrive i ricordi come degli elementi estremamente effimeri, destinati a svanire
        
        "Tu non ricordi; altro tempo frastorna
        la tua memoria; un filo s'addipana."
        tratto da "Le occasioni", "La casa dei doganieri" (1930)
        
        "Non recidere, forbice, quel volto,
        solo nella memoria che si sfolla,
        non far del grande suo viso in ascolto
        la mia nebbia di sempre."
        tratto da "Le occasioni", "Non recidere forbice quel volto"
    - - Montale paragona la guerra ad una "bufera", ossia ad una catastrofe naturale portatrice di morte e sofferenza
  - - - "Invano cerchi tra la polvere,
        povera mano, la città è morta.
        É morta.
        tratto da "Giorno dopo giorno", "Milano, agosto 1943"
- - - - CLIZIA
    - - In un contesto storico disastroso la poesia può salvarsi solo se si identificherà con la forza stessa della vita
        
        "l'anguilla, torcia, frusta,
        freccia d'Amore in terra
        che solo i nostri botri o i dissecati
        ruscelli pirenaici riconducon
        o a paradisi di fecondazione;
        l'anima verde che cerca
        vita là dove solo morde l'arsura e la desolazione,
        la scintilla che dice
        tutto comincia quando tutto pare
        incarbonirsi,"
        tratto da "La bufera e altro", "L'anguilla" (1948)
    - - "Bene non seppi, fuori del prodigio
        che schiude la divina Indifferenza"
        tratto da "Ossi di seppia", " Spesso il male di vivere ho incontrato"
  - - - AMORE: illusione non consumabile, che trova fine solo con la morte ; permette di capire la contraddizione che sta alla base della vita
        
        Quando c'è diventa la maggior consolazione ai mali della vita
    - - "Morremmo.Il velo indegno a terra sparto," tratto da "Ultimo canto di Saffo" (1822)
    - - TEMA DELLA RIMEMBRANZA , ossia il ricordo di un tempo ricco di illusioni
        
        "Silvia, rimembri ancora
        Quel tempo della tua vita mortale,
        Quando beltà splendea"
        tratto da "A Silvia" (1828)
    - - Intesa come alleanza fra gli uomini contro un male comune
        
        "Costei chiama inimica; e incontro a questa
        Congiunta esser pensando,
        Siccome è il vero, ed ordinata in pria
        L'umana compagnia,
        Tutti fra se confederati estima
        Gli uomini, e tutti abbraccia
        Con vero amor, porgendo
        Valida e pronta ed aspettando aita
        Negli alterni perigli e nelle angosce
        Della guerra comune."
        " tratto da "La ginestra" (1836)
    - - "e ardisco desiderare la morte, e a desiderarla sopra ogni cosa, con tanto ardore e con tanta sincerità, con quanta credo fermamente che non sia desiderata al mondo se non da pochissimi." tratto da "Operette morali", "Dialogo di Tristano e di un amico"