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LA MUSICA DEL RINASCIMENTO (GLI STRUMENTI DEL RINASCIMENTO (il liuto: …
LA MUSICA DEL RINASCIMENTO
MUSICA SACRA E CAPPELLE MUSICALI: nelle grandi basiliche si stabiliscono le cappelle musicali
LE SCUOLE DI MUSICA SACRA
LA SCUOLA VENEZIANA:
si forma nella basilica di san marco.il maggior esponente è Giovanni Gabrieli
LA SCUOLA ROMANA:
è basata sulla musica vocale il maggiore esponente è Pierluigi da Palestrina
LA SCUOLA FIAMMINGA:
si sviluppa nelle fiandre e amplia la polifonia
LA MESSA:
diventa la principale forma di musica sacra
GLI STRUMENTI DEL RINASCIMENTO
il liuto:
strumento a corde pizzicate
la viola:
strumento ad arco
il cromorno:
strumento a fiato ad ancia doppia
il cornetto:
strumento a fiato
GIOVANNI PIERLUIGI DA PALESTRINA
LA VITA:
a dieci anni è cantore presso la basilica di santa Maria maggiore.7 anni dopo si trasferisce a Roma e qui canta nella cappella sistina e maestro nella chiesa di san Giovanni in laterano
LA SCUOLA ROMANA:
recupera la grazia e una dignitosa solennità ,riesce a tramandare tutto questo nella scuola romana
LO STILE:
canta a cappella compone più di cento messe e diversi mottetti si dedica al genere della lamentazione ,è bravo a sfruttare il contrappunto
LA MESSA:
oltre alle parole,c'è la musica sottoforma di canto.I canti vengono eseguiti dal sacerdote(solista) e da due cori (i fedeli).
La liturgia può variare a seconda del periodo dell'anno o dell'occasione.
Dopo i secoli del canto gregoriano, la chiesa comincia ad accettare la polifonia. Questo non è sempre un bene perché le voci impediscono la comprensione del testo ai fedeli.
Johann Sebastian Bach canta la messa in si minore e Ludwig Van Beethoven canta la Missa Solemniss.
GIOVANNI GABRIELI
LA VITA:
Nasce a Venezia nel 1557, il suo talento gli consente di continuare le importanti sperimentazioni iniziate dallo zio Andrea nell'utilizzo degli strumenti per sostenere ed accompagnare le voci.
Muore a Venezia del 1612.
LO STLE:
E' stato uno dei più grandi interpreti della musica polifonica. Ha contribuito in modo determinante allo sviluppo della scuola veneziana presso la Basilica di San Marco. La scuola veneziana promuove l'uso di strumenti insieme al coro, inoltre a Venezia si pratica la politonalità (l'uso di più cori).
Si riprende l'antica tecnica del coro spezzato, che permette di ottenere un effetto stereofonico.
Gabrieli evita la composizione nella forma della messa e si dedica a forme più libere. Raccoglie una parte dei suoi brani in un testo intitolato Sacrae symphoniae in cui brani sacri e profani coesistono.si dedica anche alla composizione di brani di musica solo strumentale, in particolare nei madrigali.
LUCA MARENZIO
LA VITA:
Nasce nel 1553. Appena sedicenne si trasferisce a Mantova, mentre all'età di 21 anni va a Roma dove lavora presso il cardinale Luigi Deste, segue il cardinale a Venezia, Firenze, Padova e Ferrara. A Ferrara ha la possibilità di comporre madrigali su testi di illustri poeti. Muore nel 1586
LO STILE:
La sua fama è legata a quella del madrigale, forma di cui è ritenuto un maestro che occupa gran parte della sua produzione musicale.
All'epoca si diffonde la stampa di raccolte di brani musicali, sia strumentali che vocali. Questa pratica aiuta la diffusione del pensiero musicale, e Luca Marenzio, raggiunge la notorietà internazionale proprio grazie alle sue pubblicazioni.
Abilissimo contrappuntista, Marenzio possiede un gusto squisito (semplice) per la polifonia e riesce a fondere i risultati dello stile fiammingo con quello italiano.
IL MADRIGALE:
E' la forma polifonica profana per eccellenza nel periodo Rinascimentale. I compositori sperimentano nuove relazioni fra voci e strumenti. Diversi strumenti contribuiscono ad arricchire questo tipo di composizione, ma il liuto spicca su tutti.
Caratteristica del madrigale è la ricerca di una melodia che rispetti il teso poetico. E' riservato a un pubblico di ascoltatori raffinati, capaci di interpretare i sentimenti della cultura rinascimentale. Nasce in Italia dove molti compositori del rinascimento si cimentano nella composizione di madrigali: Luca Marenzio, Gesualdo da Venosa e Claudi Monteverdi.