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I MOTI DEL 20 E DEL 30
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LE RIVOLTE DEL 1820-1821
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Protagoniste della vittoria sono le truppe spagnole radunate a Cadice pronte a partire per le colonie del Sud America
Inoltre il re fu costretto a concedere la costituzione a orgazizzare la cortes perche non riusciva a domare il suo esercito
Inoltre nel luglio 1820 la rivolta si estese anche a Napoli dove il re Ferdinando I dovette emanare una costituzione simile a quella spagnola
I movimenti di opposizione diedero inizio nel gennaio 1820 da molte insurezzioni in Spagna dove già dal 1814 era tornato al trono Federico VIII
dove da qualche tempo erano in atto grazi sommosse contro il governo di Madrid
Nel marzo 11821 anche nel regno di Sardegna alcuni reparti militari si ribellarono contro re Vittorio Emanuele I il quale abdicò in favore di Carlo Felice
Però Felice in quei giorni si trovava a Modena percio in sua assenza assunze il potere Carlo Alberto; dove nel 14 marzo concesse una carta costituzionale che sarebbe entrata in vigore dopo l'approvazione del sovrano
:globe_with_meridians:LA GRECIA E I PAESI SUDAMERICANI :earth_americas:
Determinante per il loro successo su l'appoggio prestato agli insorti della che vedeva l'indebolimento dell'impero ottomano un'occasione per estendere il proprio potere
Anche Gran Bretegna e Francia diedero anche loro un'aiuto alla grecia per evitare che lo zar divenisse l'unico arbitrto della situazione
infatti dopo quasi dieci anni di sanguinose lotte nel 1832 i greci riuscirono a liberarsi dal dominio turco
Al di là dell'oceano tra il 1809 e il 1828 si compì l'in dipendenza delle colonie dell'America Latina da tre secoli sottomesse dalla spagna
L'unico popolo europeo che riuscì a conquistare l'indipendenza fu quello greco
Simòn Bolìvar che portarono Cile,Perù,Grande Colombia e Messico all'indipendenza del dominio spagnolo
:two: SCOPPIA UNA SECONDA ONDATA RIVOLUZIONARIA :crown:
Quando il re, nel luglio del 1830, sciolse il Parlamento, a Parigi scoppiò una violenta rivolta popolare: Carlo X fu costretto alla fuga e la corona passò a Luigi Filippo d’Orléans, che era conosciuto per le sue idee liberali.
Il successo del moto parigino incoraggiò l’iniziativa di molti altri patrioti europei, anche se con esiti differenti: in agosto il Belgio insorse, riuscendo a ottenere l’indipendenza dall’Olanda
La crisi si accentuò nel 1830, quando a Parigi si creò una situazione che porterà la Francia a staccarsi dalla politica della Santa Alleanza
Nel 1831 alcune rivolte scop-piarono anche in Italiaa Modena, Parma e Bologna.
L’indipendenza greca aveva mostrato come il progetto della Restaurazione stesse già entrando in crisi: Francia, Inghilterra e Russia avevano appoggiato l’insurrezione, mentre l’Austria si era opposta.
L’organizzatore dei moti era il carbonaro CiroMenotti, il quale contava sull’appoggio del duca di Modena, FrancescoIV
L’insurrezione venne soffocata e Ciro Menotti fu giustiziato.
Carlo X (1757-1836), successore di Luigi XVIII, decise infatti di dar vita a un governoreazionario e di limitare i diritti sanciti dalla Costituzione
:world_map:LE POTENZE EUROPEE REPRIMONO I MOTI :forbidden:
Inoltre il fallimento dei moti provocò un inasprimento delle misure di controllo e delle attività di spionaggio e di polizia
Molti patrioti fuggirono in Svizzera e in Gran Bretagna altri come Silvio Pellico Piero Maroncelli Federico Confalonieri dovettero scontare diversi anni di carcere nella fortezza di Spielberg
Nel 1823 le insurrezioni terminarono anche in Spagna grazie all'intervento schiacciante delle forze francesi
E molti rivoluzionari scoppiarono anche nell'impero russo nel 1825 ma furono repressi da zar Nicola I
Le truppe austriache sollecitate da Ferdinando I intervennero a Napoli dove fu revocata la costituzione ; anche in Piemonte Carlo Felice annulò tutte le decisioni di Carlo Alberto
Di fronte alle insurresioni le potenze Europee decisero di aggirare del principio di intervento stabilito dalla Santa Alleanza in base a cui se un membro avrebbe avuto bisogno gli Stati Alleati sarebbbero intervenuti per aiutarlo
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L'italia si muove Mazzini e gli altri patrioti
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:moneybag:L asituazione politica ed economica dell'Italia :flag-it:
Nella Pianura Padana si praticava una coltivazione cerealicola intensiva, mentre nelle regioni del centro le tecniche agricole erano meno progredite e i raccolti, di conseguenza, meno abbondant
Nel Regno delle due Sicilie, in mano ai Borboni, la situazione risultava ancora più difficile per via della diffusione di grandi latifondi, soprattutto in Abruzzo, Puglia e Sicilia.
Oltre all’estrema frammentazione territoriale, l’Italia presentava notevoli contraddizioni molto evidenti, per esempio nella sua economia, ancora essenzialmente basata sull’agricoltura.
Le prime attività mani-fatturiere e industriali cominciavano a diffondersi, ma quasi esclusivamente nell’area ligure-piemontese e nel Lombardo-Veneto, che disponeva di energia idraulica
Negli anni della Restaurazione il territorio italiano a nord dello Stato pontificio restò diviso in tanti Stati, tutti sottoposti anche se in misura diversa al controllo della potenza austriaca.
L’economia italiana appariva dunque più sviluppata nel settentrione, dove durante la dominazione napoleonica erano state per un certo tempo abolite le barriere doganali con la Francia
:flag-it:La BORGHESIA italiana aspira all’UNITÀ :two_women_holding_hands:
le monete e i sistemi di pesi e misure, eliminando per sempre il pagamento dei dazi imposti alle merci ogni volta che queste transitavano da uno Stato all’altro
Così, le lotte che dalla metà dell’Ottocento portarono all’unificazione e all’indipendenza dell’Italia furono senza dubbio motivate dal crescente sentimento nazionale
Si diffuse sempre più la convinzione che il progresso dell’Italia fosse strettamente legato alla realizzazione della sua unità politica e alla possibilità di uniformare le leggi sul commercio
ma vennero ampiamente sostenute dalle esigenze di una borghesia che veva bisogno di operare in un contesto politico ed economico meno rigido
L’esigenza di trasformare la Penisola italiana in un grande Paese moderno era molto sentita non solo fra gli intellettuali e i politici, ma anche negli ambienti della borghesia industrialee commerciale
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MAZZINI fonda la GIOVINE ITALIA una diversa società segreta
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Mancava del tutto l’aspetto “pubblico”, grazie al quale il popolosarebbe stato informato e coinvolto nell’attività sovversiva
Si decise così di adottare una linea di azione più aggressiva, di cui si fece principale promotore e attuatore Giuseppe Mazzini
apparve chiaro che la strategia della cospirazione adottata dalla carboneria e dalle altre organizzazioni segrete non poteva avere successo
Militante carbonaro a Genova
Dopo il fallimento dei moti napoletani e piemontesi del 1820-21 e di quelli modenesi del 1831,
Mazzini era stato arrestato nel 1830 e costretto ad andare in esilio a Marsiglia, dove fondò la società segreta Giovine Italia
:flag-it:IN ITALIA INIZIA IL RISORGIMENTO :warning:
Attraverso la riscopertadella cultura e degli eventi storici che nel passato avevano contribuito a fare dell’Italia un punto di riferimento per tutta l’Europa
i patrioti italiani riuscirono a raccogliere nella lotta per l’unità nazionale le forze più diverse.
agirono insieme favorendo l’apertura di una nuova, importantissima fase della storia italiana che prende il nome di Risorgimento
Repubblicani come Giuseppe Mazzini, liberali e democratici federalisti, laici come Carlo Cattaneo e cattolici come Vincenzo Gioberti
l progredire della coscienza nazionale e la spinta a modernizzare l’organizzazione sociale ed economica del territorio .
ma anche molti monarchi si trovavano accumolati al medesimo fine e si batterono per realizzare un'Italia unita liberae indipendente