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contrasti dell'Europa del seicento (Paesi Emergenti (Inghilterra (Nel…
contrasti dell'Europa del seicento
Paesi Emergenti
Inghilterra
Nel cinquecento con l'aiuto della regina Elisabetta, si era affermata la piccola nobiltà di campagna, detta
Gentry
. Queste nobiltà cominciarono ad impadronirsi delle terre comuni ed i nuovi proprietari iniziarono a recintare i terreni, trasformandoli in
pascoli esclusivi
La lana pregiata venne usata per creare panni di lana leggeri che venivano lavorati nelle campagne,dove si stava diffondendo il lavoro a domicilio.Mercanti di città distribuivano alle famiglie le materie prime e strumenti di lavorazione e poi ritiravano il lavoro finito dopo una data di scadenza
Nella seconda metà del seicento l'Inghilterra cominciò a trasformarsi in una grande potenza marittima.
Alla Virginia, la prima colonia inglese, se ne aggiunsero altre lungo la costa occidentale dell'Atlantico.Londra divenne il porto più importante dell'Inghilterra e divenne il principale centro economico e commerciale del mondo.
Dal cinquecento il commercio divenne più intenso e molti mercanti accumularono dei
capitali
, cioè non consumavano subito le loro ricchezze ma le investivano per produrre nuove ricchezze
Olanda
La repubblica d'Olanda era un paese piccolo, ma nel seicento divenne la principale potenza commerciale del mondo e conquistò il predominio sui mari.Amsterdam divenne sede della più importante
borsa
d'Europa e fu, per gran parte del secolo, i
l centro del commercio mondiale
.
In Olanda l'istruzione era molto importante e c'erano ben 5 università.
Anche la pittura conobbe una straordinaria fioritura ad opera di grandi maestri ed artisti.
La tolleranza religiosa era la regola: vivevano pacificamente luterani,calvinisti, cattolici ed ebrei.
La guerra dei trent'anni
La Guerra dei trent’Anni fu un conflitto armato che torturò l’Europa Centrale dal 1618 al 1648;fu una delle guerre più lunghe e feroci della storia
Nacque dallo scontro, nel XVII secolo, tra la Religione Cattolica e quella Protestante. Il conflitto iniziò quando il Sacro Romano Impero cercò di imporre la stessa religione su tutti i suoi domini. Gli stati protestanti del nord si opposero, formando l’unione evangelica. L’impero minacciato da questa lega intervenne.
L’episodio che scatenò l’intero conflitto nacque dal fatto che
Ferdinando di Stiria
, che nel 1617 aveva ricevuto la corona di Boemia e quella di Ungheria, violò una disposizione che permetteva la libertà di culto agli ussiti boemi, scatenando il malcontento dei boemi che il 23 maggio 1618 assaltarono il palazzo regio di Praga e gettarono dalla finestra due rappresentanti dell’imperatore (
episodio noto come la defenestrazione di Praga
).
Le quattro parti in cui è divisa la guerra
Seconda fase: danese
Nel conflitto entra anche la Danimarca per sostenere i paesi protestanti insieme alla Francia .I Danesi vengono sconfitti e costretti a firmare la Pace di Lubecca con cui si impegnano a non intervenire più nelle vicende tedesche.
Terza fase: svedese
Intervengono anche gli svedesi per sostenere i protestanti. Il re Gustavo II di Svezia, finanziato dalla Francia e dai principi protestanti tedeschi, viene sconfitto nel 1634 e costretto a firmare la Pace di Praga, che convince i francesi ad entrare in guerra.
Prima fase: boemo-palatina
Intervengono anche gli svedesi per sostenere i protestanti. Il re Gustavo II di Svezia, finanziato dalla Francia e dai principi protestanti tedeschi, viene sconfitto nel 1634 e costretto a firmare la Pace di Praga, che convince i francesi ad entrare in guerra.
Quarta fase: francese
i Francesi sconfiggono gli Asburgo che sono costretti a firmare la Pace di Vestfalia. La Spagna non si arrese subito ma fu costretta, alla fine, a firmare la Pace dei Pirenei (1659).
A conclusione della guerra fu riconfermata la Pace di Augusta e la tolleranza fu estesa anche ai Calvinisti; inoltre la Germania fu divisa in tanti piccoli stati e la Francia ne ottenne alcuni.
La Svezia ottenne degli indennizzi (denaro) e alcuni territori.
Lo stato moderno
Lo Stato moderno rappresenta la forma storicamente determinata di un ordinamento politico, sorta in Europa tra il XIII ed il XIX secolo, per poi estendersi in tutto il mondo civilizzato.
lo Stato Moderno assunse caratteri laici poiché il potere non dipendeva né dall’Impero e né dalla Chiesa e trovava motivo della sovranità in se stesso. Per questa laicità era uno Stato sovrano che si governa per mezzo delle leggi: RAGION DI STATO (Stato che esercita il potere per mezzo di leggi).
Mentre nello Stato feudale il potere era legato all’Impero e al Papato e la legge era rappresentata da un signore che decideva in modo personale, ora c’era una concezione più libera e più autonoma: ciò che era giusto o sbagliato non era più deciso da un sovrano ma da una norma scritta uguale per tutti.
Inoltre mentre nel feudalesimo il sovrano era al di sopra di tutto, nello Stato moderno il sovrano era al di sotto della legge ed era sottomessa ad essa e quindi alla base di questo Stato non c’era più la volontà del sovrano, ma c’era la legge (cioè l’esercizio delle leggi).
Quindi in questa nuova concezione il sovrano non era più il re, ma era lo Stato.