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La storia della letteratura come provocazione della scienza della…
La storia della letteratura come provocazione della scienza della letteratura (Jauss) [ermeneutica della ricezione]
II TESI: l'esperienza letteraria analizzabile con l'orizzonte delle attese per non cadere nello psicologismo
I TESI: la storicità della letteratura non è fatta di "fatti letterari". lo storico deve rifarsi lettore cosciente del tempo in cui legge
IV TESI: ricostruire l'orizzonte d'attesa di un'opera del passato per trovare i quesiti ai quale rispondeva
III TESI:l'orizzonte d'attesa rende possibile determinare il suo valore artistico in base alla sua efficacia sul pubblico
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storia della letteratura = processo di ricezione e produzione estetica (lettore + scrittore + critico)
es. Perceval preso in considerazione alle opere precedenti di Chrétien e che diventa metro di giudizio per future opere
cfr. Jakobson --> ideologia collettiva di norme (langue) per ogni opera letteraria e attuata parzialmente come parole
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possibilità di oggettivare anche per opere meno caratterizzate. l'autore si basa su tre fattori presupposti in ogni caso
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tanto più un'opera nuova coincide con le aspettative del lettore (non c'è mutamento d'orizzonte) quanto più è arte dozzinale e il suo valore artistico è basso
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se un'opera muta l'orizzonte dei lettori quando esce, può non farlo per i lettori posteriori --> la negatività dell'opera è ora ovvia nell'orizzonte dei lettori
un'opera può non avere un pubblico specifico alla sua uscita, ma svilupparlo nel tempo
autore sconosciuto? mettere il testo a confronto con opere l'autore presuppone il pubblico contemporaneo conosce
cfr. Gadamer --> lo stimolo ricostruito non può più stare nel suo orizzonte originario perché quest'ultimo è sempre compreso nel presente
un testo classico non lo era al tempo in cui è stato creato --> cercare lo stimolo che lo rende attuale ora come allora