5. Esperienze fugaci come guida ai sentimenti autentici Rogers: le sensazioni fugaci e non formulate sono la migliore guida per capire ciò che è reale nel paziente. Non sono soggetti da condizioni di valore, a differenza dei pensieri consci articolati: bisogna occuparsi di quelli che sono stati disapprovati dai genitori, quindi vaghi e indefiniti. Punto in comunque fra Rogers e Freud: interpretando ed esplicitando sensazioni, pensieri e sentimenti fugaci, si getta luce sugli stati interiori dell'individuo, facilitandone l'ingresso nella coscienza. Quindi, solo una serie limitata di interpretazioni corrisponde a ciò che è reale nell'individuo. L esperienze non formulate fungono da guida per capire ciò che è reale nell'individuo.
Freud: Es è il vero sé dell'individuo. "Metafora della bestia " -> Sé nemico della società che deve essere socializzato.
Le risposte viscerali hanno una pregnanza che manca alle esperienze completamente formulate ed elaborate: bisogna preservare queste qualità. Bisogna permettere alle esperienze non formulate di entrare nella coscienza e al tempo stesso continuare a osservarle e rifletterci sopra. Quindi, l'importanza delle associazioni libere si basa sul fatto che si aumentano le probabilità che le esperienze non formulate trovino accesso alla consapevolezza in modo spontaneo; inoltre, esse sono più precise di pensieri formulati.
Quindi, sembrerebbe non esistere un inconscio non perfettamente integrato, quanto costituito da stati di coscienza momentanei e fugaci.