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l'Italia di Giolitti (L'inizio dello sviluppo industriale (la…
l'Italia di Giolitti
Giovanni Giolitti e lo Stato liberale
il nuovo atteggiamento dello Stato verso le masse
secondo lui era indispensabile che lo Stato liberale mutasse radicalmente la propria strategia
la strategia politica di Giolitti
scioperi
pura e semplice rivendicazione economica
Stato
imparziale e tutore degli interesse di tutti i cittadini
Giolitti e la collaborazione con i socialisti
Giolitti, conservatore che guarda le masse
risultati concreti e tangibili
con i Socialisti
Filippo Turati
rapporto positivo e costruttivo
favorire un graduale miglioramentodelle condizioni di vita dei lavoratori
il Partito socialista italiano (PSI)
1904
primo sciopero generale
tra i rivoluzionari si distinse
Arturo Labiola
Giolitti ordinò all'esercito e alla polizia di non intervenire
riforme
suffraggio universale (1912)
imposta progressiva sui redditi
potenziamento dell'istruzione pubblica
L'inizio dello sviluppo industriale
la nascita dell'industria italiana
aumento del consumo di energia elettrica
1911
ci fu il primo censimento industriale nazionale
21% della popolazione attiva
impiegate in attività manifatturiere o collegate con l'industria moderna
industria automobilistica
sviluppo straordinario
il decollo industriale al Nord
metallurgica, siderurgica, meccanica e tessile
miniere nelle isole Sardegna e Sicilia (solfare), Napoli industria siderurgica
I meccanismi del potere e le critiche a Giolitti
il protezionismo: acciaio e grano
continuo e sostanzioso aiuto statale
intervento pubblico
supporto essenziale alla crescita industriale
dazio sul grano
Giolitti scelse di non danneggiare i grandi proprietari terrieri latifondisti del Sud
Salvemini e le critiche a Giolitti
il tradizionale sistema di potere
fu aspramente criticato
Gaetano Salvemini
non risparmiò neppure Turati e i socialisti
ignorando del tutto le esigenze del Sud
L'impresa italiana in Libia
il sostegno degli italiani alla guerra di Libia
settembre 1911
la conquista della Libia
tentano di conquistare anche l'Etiopia
fallì nella disfatta di Adua nel 1896
alcuni critici iperterriti
Salvemini
però
l'opinione pubblica reagì con straordinario favore (Giolitti)
il consenso dei cattolici
fino ai primi del Novecento la maggior parte dei cattolici non aveva partecipato alle elezioni politiche
nuova volontà di collaborazione
la fine della di Libia
ottobre 1912 (trattato di Losanna)
diventa una colonia italiana
La legge elettorale e il Patto Gentiloni
la fine della collaborazione tra Giolitti e i socialisti
i socialisti avevano aspramente osteggiato la guerra in Libia
gli unici che ne avrebbero ricevuto dei benifici sarebbero stati i ricchi industriali del Nord
maggiore democrazia
nuova legge elettorale
25 maggio 1912
diritto di voto a tutti i cittadini maggiorenni (21)
partito socialista
Benito Mussolini
la collaborazione tra Giolitti e i cattolici
numerosi esponenti politici di orientamento liberale si accordarono con l'Unione elettorale cattolica
Patto Gentiloni
elezioni 1913
le prime a suffragio universale maschile
vedero la fine dell'estensionismo cattolico
1913
contributo cattolico
determinante per impedire una vittoria dei socialisti
1919
fondato il Partito popolare italiano
Antonio Salandra