OSCAR WILDE e il RITRATTO DI DORIAN GRAY
Oscar Wilde aderisce alla corrente letteraria del decadentismo
Al momento della condanna al carcere sembrò non mostrare alcun senso di pentimento, incurante dello sfacelo che colpiva la moglie e i figli.
Nato a Dublino da padre chirurgo e don giovanni e madre poetessa e giornalista
Comportamento bizzarro e stravagante, abile nella dialettica, di ottimo livello culturale e intelligenza, molto spregiudicato nelle affermazioni
Fa della sua arte il suo stesso stile di vita
25 maggio 1895 Oscar WIlde viene condannato a due anni di reclusione e lavori forzati
Suoi maestri John Rusckin e Walter Pater, gli rivelano il valore supremo dell'arte e il culto per l'edonismo
Le esigenze del giovane esteta si tramutano in una serie di avventure erotiche che accompagneranno la sua vita.
Il ritratto di Dorian Gray diventa una sorta di manifesto del suo atteggiamento e della sua condotta nella vita.
Le pagine finali del romanzo riflettono sentimenti di pentimento e di espiazione in una prospettiva di salvezza e di redenzione.
Di fatto il romanzo mostra nella personaltià di Wilde una marcata componente di ambiguità
Dietro al dandy rivoluzionario si nasconde un uomo combattuto, il cui carattere oscilla tra il masochismo e l'omosessualità da una parte, e il richiamo della coscienza in un forte senso di pesantezza di sè e di pentimento dall'altra.
Durante il periodo di reclusione, divorato dalla solitudine e dalla monotonia, costretto a lavare il pavimento in ginocchio, oggetto di vilipendio e perseguitato dal rimorso, CAMBIO' RADICALMENTE ATTEGGIAMENTO
Scrive
De Profundis
Lettera indirizzata al suo amico ed amante Lord Alfred Bruce Douglas che era stato la sua rovina.
Rappresentato dal personaggio di Dorian Gray
In quest'opera Wilde piange la propria rovina in una sorta di elogio della grandezza perduta
Ad un certo punto il discorso scivola sulla figura di Cristo e vi resta per circa 20 pagine
Ispirato al Vangelo di Renan dipinge un Cristo della bontà, della redenzione, della comprensione, della superiorità morale, della sofferenza, capace di trasformare la realtà bruta in realtà poetica.
Wilde scopre in Cristo l'uomo, contadino della Galilea, che prese su di sè il dolore del mondo, il peso di tutto il mondo permettendo finalmente di scoprire il regno "dell'anima"
Wilde si chiede come mai Cristo amasse tanto i peccatori, mentre gli uomini amano tanto i santi...
Avendo compreso, e pentito dei suoi errori, scrisse alla moglie "non mi vergogno di essere stato in carcere, ma della vita condotta prima", il 28 novembre 1900, con sincero pentimento e fede profonda, fu accolto dalla Chiesa Cattolica ricevendo i Sacramenti. Morì il 30 novembre
Qualche anno prima aveva scritto all'amico Robert Ross: "Vorrei che tu...ammettessi che anche per la pecora senza pstore vi è una stella Maris cue la guida all'ovile; Maria la Madre del Signore, stella del mare".