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Karl Marx Karl_Marx (teoria generale dello sviluppo storico (obiettivi:…
Karl Marx
Critiche ai classici
l'economia capitalistica non concilia efficienza e consenso, ma genera una polarizzazione crescente delle classi sociali, quindi intensifica il conflitto
considerano la divisone in classe dell'economia capitalistica naturale, senza valutare le differenze storiche nelle forme di organizzazione economica
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Georg Simmel "Filosofia del denaro"
- fattore di dissoluzione dell'economia naturale (basata sull'autoconsumo) e di indebolimento dell'ordinamento feudale
- formazione dello stato centralizzato con funzione fondamentale di controllo della moneta
- consente lo sviluppo della tassazione, che mantiene burocrazia e esercito
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soggetti che diffondono il denaro e gli scambi: individui e gruppi sociali esclusi sono i principali agenti del mutamento delle condizioni per lo sviluppo del capitalismo
Sono esclusi dai diritti vigenti nella società, ma anche dalle sanzioni sociali e giuridiche che allontanano dall'uso del denaro; utilizzano l'accumulazione di denaro come strumento per conseguire posizioni sociali irraggiungibili tramite i mezzi tradizionali.
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il conflitto trova fondamento nei rapporti di potere dell'organizzazione produttiva, ma può essere controllato accentuando i contenuti tecnico-funzionali della divisione del lavoro, cioè assegnando compiti di maggiore rilevanza in base alla competenza.
Sombart
obiettivo: spiegare scientificamente i fenomeni economici all'interno del loro contesto storico per definirne la variabilità nel tempo e nello spazio.
sistema economico
tre dimensioni analitiche per cogliere le differenze spaziali e temporali che caratterizzano il comportamento economico e l'organizzazione delle attività: [insieme formano un sistema economico]
- tecnica (conoscenze tecniche e scientifiche utilizzate per produrre beni e servizi)
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- mentalità o spirito economico (insieme di valori e norme che orientano i sogg. economici)
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- organizzazione economica (norme formali e informali che regolano le att. economiche)
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il sistema economico capitalistico è caratterizzato da una mentalità acquisitiva, razionalistica e individualistica, esercitata nell'ambito di un'organizzazione economica libera, basata sulla proprietà privata dei mezzi di produzione e su aziende che producono beni per il mercato utilizzando lavoro salariato
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2) capitalismo maturo
spirito capitalistico: progressiva attenuazione delle componenti normative (valori dei primi imprenditori di matrice religiosa e condizioni di marginalità) e maggiore rilevanza delle componenti cognitive specializzate (conoscenze, tecnica)
specializzazione della funzione imprenditoriale.
- l'imprenditore si concentra sulla direzione strategica (funzione finanziaria, commerciale, tecnica) e delega ai dipendenti i compiti meno specializzati
- deconcretizzazione dell'attività imprenditoriale (culmine: finanziere)
democratizzazione dell'imprenditorialità: è più facile accedere al ruolo di imprenditore da tutti i gruppi sociali
stimoli negativi:
- inasprimento concorrenza
- rafforzamento movimento operaio
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secolarizzazione dello spirito capitalistico.
- le motivazioni religiose che avevano sostenuto l'esercizio dell'imprenditorialità ormai sono vincoli
- intensificazione dell'impegno
organizzazione del sistema economico: mutamenti nella forma dovuti all'intensificazione dello spirito capitalistico e ai legami con la tecnica
razionalizzazione
lavoro: il problema era adattare i lavoratori culturalmente e professionalmente al lavoro di fabbrica
- aiuto della religione protestante, ma limitata a una fascia ristretta e solo in alcuni paesi; inoltre l'influenza della religione si era ridotta sia per i lavoratori sia per gli imprenditori
- decomposizione del lavoro: mansioni complesse scomposte in compiti più accessibili per i lavoratori meno qualificati
conseguenze positive per l'impresa capitalistica:
- si riduce il costo del lavoro
- facilita l'adattamento dei lavoratori
- applicazione di nuovi metodi di organizzazione scientifica del lavoro (riferimento al taylorismo)
conseguenze negative:
- meno operai specializzati, più semiqualificati e operai comuni
- la parcellizzazione dei compiti attenua l'autonomia degli operai che diventano subordinati alle macchine (riferimento alla catena di montaggio e al fordismo)
azienda: esito della razionalizzazione-> burocrazia
conseguenze:
- spersonalizzazione dell'azienda
- condensazione aziendale -> tendenza all'ampliamento delle dimensioni
ordinamento giuridico e intervento dello stato nell'economica:
- da politiche mercantiliste a liberiste
- separazione diritto pubblico e privato
- introduzione di un sistema monetaria razionale
consumo: aspetto spesso trascurato;
- tendenza all'uniformazione dei bisogni (conseguenza dello sviluppo economico stesso), attraverso un'azione consapevole delle aziende (strumenti: nuovi mezzi di comunicazione e moda)
- utilizzo della moda per influenzare la domanda da parte delle imprese sempre più grandi che controllano l'offerta
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Durkheim
utilitarismo secondo gli economisti: i rapporti contrattuali sono il paradigma dei rapporti sociali, e le istituzioni sono il frutto di un accordo tra individui guidati dal perseguimento razionale dei propri interessi
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le origini delle istituzioni non sono contrattuali (utilitaristi), ma sono il frutto di momenti di effervescenza temporanei che portano avanti valori e ideali fondatori delle istituzioni della società moderna. es: rivoluzione francese, riforma protestante, movimenti sociali dell'800.
Le istituzioni si pososno considerare una specificazione e una elaborazione sul piano normativo di quegli dieali che nelle fasi più stabili vengono poi adattati alle esigenze e ai problemi emergenti.
conseguenze sociali della divisone del lavoro.
- Durkheim è ottimista circa le capacità di una società a elevata divisone del lavoro di generare solidarietà, ma si rende conto che lo sviluppo della divisone del lavoro si accompogna in realtà a tensioni e conflitti sociali, dovuti a situazioni in cui la specializzazione non si accompagna alla crescita della solidarietà.
la divisione anomica: la specializzazione tende a crescere più rapidamente rispetto alle regole istituzionali.
crisi economiche più frequenti, di sovrapproduzione.
il mercato tende a ristabilire l'ordine attraverso continue e prolungate destabilizzazioni, che causano fallimenti e disoccupazione
rapporti tra capitale e lavoro: la diffusione dell'occupazione industriale è avvenuta senza un'adeguata regolamentazione del rapporto di lavoro, quindi non c'è una tutela dei lavoratori rispetto all'andamento del mercato.
l'operaio diventa un appendice della macchina.
contrasto con gli ideali di arricchimento individuale alla base della coscienza collettiva nella società moderna -> conflitti sociali e difficoltà di integrazione dei singoli nell'ordine sociale
la divisione coercitiva: le regole ci sono, ma sono inadeguate rispetto ai problemi
l'assegnazione dei singoli ai compiti specializzati finisce per essere imposta piuttosto che scelta (es: diritto ereditario, limitazioni all'accesso ai ruoli pubblici su basi di classe)
-> per generare solidarietà è necessario che le regole si modifichino, permettendo ai singoli di occupare il posto corrispondente alle loro facoltà
le ricompense da assegnare ai compiti divisi devono tendere a corrispondere all'utilità per la società dei servizi prestati.
il valore di scambio (in particolare del lavoro) deve corrispondere al valore sociale che ne discende.
Durkheim non contesta la teoria economica del mercato come strumento efficace di corrispondenza tra valore si scambio e utilità sociale, ma sottolinea che si può nascondere uno squilibrio di potere tra i contraenti che porta ad allontanare la ricompensa dall'effettiva utilità sociale.
-> è necessaria una regolazione del mercato che incida efficacemente sugli squilibri di risorse che possono portare a uno scambio ingiusto, generando conflitti.
Bisogna introdurre un'equità sempre maggiore nei rapporti sociali per assicurare il libero dispiegamento di tutte le forze socialmente utili.
obiettivo: dare un fondamento scientifico all'ordine sociale
- critica alla teoria dell'azione degli economisti
- formulazione di una teoria istituzionalista
- forme anormali di divisione del lavoro
- conseguenze sociali della divisone del lavoro
- corporazioni e socialismo
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Max Weber
ricerche
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borsa
- l'accesso più ristretto favorisce la situazione inglese, mentre in quella tedesca, dove l'accesso è meno regolamentato, la borsa si avvicina di più a un mercato libero.
Gran Bretagna: sono club riservati; istituzioni autogestite con posti che ti tramandano -> aristocrazia del denaro
Germania: quadro istituzione e valori diversi, più esposti ai rischi di comportamenti scorretti.
formazione dell'imprenditorialità:
- "L'etica protestante e lo spirito del capitalismo"
- "Le sette protestanti e lo spirito del capitalismo"
la religione protestante influenza la diffusione di un'etica economica che alimenta lo spirito del capitalismo
orientamento economico tradizionalistico:
- ricerca del profitto tollerata, nei rapporti con gli estranei alla famiglia e alla comunità locale
- acquisitività nella sfera della circolazione, attraverso un capitalismo d'avventura (pirateria, guerra, commercio)
spirito del capitalismo:
- ricerca del profitto sollecitata sul piano etico, ma condannate tutte le forme di godimento personale; il profitto va reinvesito
- acquisitività estesa alla sfera della produzione, basata sul calcolo razionale del rendimento di capitale
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