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L'Italia dalla neutralità alla guerra (Patto di Londra (26 aprile…
L'Italia dalla neutralità alla guerra
La dichiarazione di neutralità.
L'Italia si era dichiarata neutrale per due motivi: primo perché l'Austria aveva dichiarato guerra alla Serbia, consultando solamente la Germania; secondo perché l'Austria aveva dato inizio a una guerra offensiva, in aperto contrasto con quanto previsto dal trattato d'alleanza
Patto di Londra (26 aprile 1915)
L'italia garantiva il proprio intervento entro 30 giorni dalla stipulazione del patto
In cambio gli alleati riconoscono all'Italia il diritto di stendere il proprio territorio a:
Trentino Alto Adige
Trieste
Gorizia
Istria (eccetto Fiume)
Dalmazia
Dodecaneso
Fu un patto segreto firmato dall'allora ministro degli Esteri Sidney Sonnino e dalle potenze dell'Intesa (Francia e Inghilterra)
Il 24 maggio 1915 l'Italia dichiara guerra
I politici italiani si suddividono in:
Neutralisti
Socialisti
Cattolici
Parte dei Liberali di Giolitti
Interventisti
Nazionalisti come d'Annunzio
Irredentisti (coloro che erano a favore dell'estensione dei confini nazionali alle regioni con prevalente popolazione italiana soggette ad altre sovranità)
Alcuni liberali come Salandra e Sonnino
Democratici (Bissolati e Salvemini)
Socialisti estrmisti come Mussolini, allora alto dirigente del Psi e direttore del quotidiano del partito, "L'Avanti"
Il re Vittorio Emanuele III