DOVERI E DIRITTI

IL DOVERE

Quello che un'autorità o la nostra coscienza ci obbliga a fare.
Ogni dovere, infatti, fa riferimento a norme che ci sentiamo obbligati a rispettare. Dei nostri doveri rispondiamo o alla nostra coscienza, ed è il caso dei doveri morali, oppure alla comunità di cui facciamo parte (famiglia, Stato, scuola, luogo di lavoro), ed è il caso dei doveri sociali.

Diverso è il caso delle leggi morali, che impongono doveri senza condizioni. La caratteristica dell'obbligo morale è il vincolo interiore che sentiamo, cioè il sentimento di rispetto che portiamo per la legge morale (devo fare una cosa, perché è giusta).

Sempre abbiamo dei doveri verso gli altri e verso il gruppo cui apparteniamo (e viceversa). In un certo senso, possiamo dire che i doveri sono l'altra faccia dei diritti.

IL DOVERE SECONDO I FILOSOFI ANTICHI

Secondo gli stoici ,come Marco Tullio Cicerone, ogni uomo ha il dovere di rispettare la persona , di sentirsi cittadino di una stessa patria e di rifiutarsi di giudicare i comportamenti altrui.

I DOVERI NELLA FEDE CRISTIANA

Per la fede cristiana è Dio che, attraverso le sue leggi, si rivolge all'uomo; pertanto ciò che è conforme al dovere lo è anche alla volontà di Dio.


Nei Vangeli, Cristo afferma che l'uomo ha come dovere sommo quello di amare Dio con tutto il suo cuore, la sua anima e la sua mente, e che a questo seguono tutti gli altri doveri, che si riassumono nel precetto di amare il prossimo come sé stessi.

IL DIRITTO

Il diritto è la regola o l'insieme delle regole che disciplina il comportamento sociale dell’ uomo (doveri).

Il diritto persegue lo scopo della pace; la finalità propria della religione e della morale è il bene.

Il diritto, perciò, è il sistema di norme che regola l'impiego della forza, ossia delle sanzioni. Per essere valido, ossia obbligatorio, questo sistema deve essere efficace, vale a dire abitualmente obbedito dai suoi destinatari

I DIRITTI DEI MINORI

È un trattato internazionale con valore di legge

Riguarda i diritti di "ogni essere umano al di sotto del 18° anno di età

I diritti dei minori sono stati riconosciuti nel 1989 dall'ONU con l'approvazione della Convenzione sui diritti dell'infanzia e poi sottoscritta da quasi tutti i paesi del mondo (dall'Italia nel 1991).

Nella Convenzione sono presenti due principi: il primo garantisce autonomia a bambini e adolescenti; il secondo cerca di tutelarli e di accrescerne il benessere

I diritti sociali per i minori, nella Convenzione ONU del 1989, si riassumono nella formula delle '3 P': protection, provision, participation ("protezione, assistenza, partecipazione").
Con la partecipazione si dà ai minori la possibilità di esprimersi liberamente e di ottenere rispetto per le proprie opinioni,affinchè la comunità sociale possa trarne un arricchimento.

I diritti dei minori riguardano:

il diritto alla vita, alla libertà di espressione, al pensiero, alla religione,all’ informazione e riservatezza;
il diritto ad avere una nazionalità, a conservare l'identità, a stare con i genitori e la famiglia;
il diritto ad essere protetti dallo sfruttamento economico e sessuale, e da altre forme di noncuranza e abuso;
il diritto al benessere,alla salute,alla sicurezza sociale,all’ istruzione e al tempo libero;
i diritti per minori che si trovano in particolari circostanze (rifugiati, orfani) o con bisogni speciali.

In caso di maltrattamenti,abusi o abbandono,i bambini sono tutelati,se necessario,anche dai loro stessi famigliari.

I diritti dell'uomo e del bambino nella storia: nel 17° e 18° secolo per diritti si intendevano solo quelli civili ; nel 19°secolo hanno acquistato sempre più importanza i diritti politici; nel corso del 20° secolo, sono emersi i diritti economico-sociali ; nell'ultima parte del 20° secolo sono state avanzate nuove richieste di diritti per gruppi o categorie sociali diversi per sesso, stato civile, religione, lingua, orientamento sessuale, stato fisico o psichico, età.