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PLATONE, Gli scritti platonici - Coggle Diagram

- - - - Questo elemento biografico caratterizzerà profondamente il suo pensiero
    - - E come mai qualcosa cambiò poi in lui? Egli rimase molto deluso dalla politica della sua città
        
        Sia dal modo in cui due suoi stretti parenti attuarono una politica di violenza per il governo della città;
        
        Sia per come Socrate venne accusato ingiustamente dal governo della città nel 399 a.C.
        
        Egli decise di allontanarsi dalla vita politica, e in particolare dalla vita politica di Atene.
        
        Cominciò a viaggiare specialmente in Italia. Tre furono i viaggi che svolse verso la Penisola (in particolare a Siracusa):
        
        I viaggio
        
        fu quando aveva circa 40 anni. Platone partì alla volta dell'Italia spinto dalla curiosità di conoscere le comunità dei pitagorici
        
        Durante il viaggio venne invitato in Sicilia a Siracusa dal tiranno della città, Dionigi I. Platone sperò di poter infondergli l'ideale del re - filosofo
        
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        II viaggio
        
        Nel 367 a.C. Platone tornò per una II volta in Sicilia: morto Dionigi I, era salito al trono della città il figlio, Dionigi II e Platone pensò di trovare in lui un animo disposto ad ascoltarlo
        
        Anche Dionigi II si dimostrò ben presto sofferente alle idee politiche di Platone: decise di tenerlo come prigioniero a Siracusa ma quando il tiranno siracusano fu impegnato in una guerra, lasciò che Platone tornasse ad Atene
        
        III viaggio
        
        Nel 361 a.C. Platone si recò una terza volta a Siracusa, convinto da Dionigi II a tornare. Il tiranno era, sembrava, desideroso a voler intraprendere il percorso filosofico - politico che Platone proponeva.
        
        Dionigi II non mostrò invece di aver buone intenzioni verso il filosofo il quale rischiò la sua stessa vita. Fu salvo grazie all'intervento dei Tarantini.
        
        Nel 360 a.C. Platone tornò ad Atene e ivi rimase a direzione dell'Accademia sino alla sua morte avvenuta nel 347 a.C.
- - - - https://drive.google.com/file/d/1Ewj-brx7mWCPyVe69gZVG9JanvVEWAV1/view?usp=sharing
        
        Da questa ricostruzione risulta che
        
        inizialmente Platone avrebbe sviluppato una problematica prevalentemente etico-politica, muovendo dalle posizioni cui era giunto Socrate
        
        In seguito egli sviluppò le teorie socratiche in maniera del tutto originale
        
        Platone cercò di riprodurre il modo di filosofare del suo maestro: IL DIALOGO
        
        Nacquero così i dialoghi socratici: la forma di scrittura filosofica platonica avrà dunque la forma del dialogo in cui compare Socrate e un interlocutore che cerca di risolvere l'aporia proposta da Socrate
        
        Nelle opere della maturità, il Socrate del dialogo è in realtà Platone! --> Socrate parla, ma quello che dice è farina del sacco di Platone
      - :warning:
        
        il problema della Dottrine non scritte
        
        Fonti antiche ci riferiscono che Platone, nell'Accademia, tenne dei corsi dal titolo Intorno al Bene
        
        Egli non volle però mai metterli per iscritto: in questi corsi egli trattava delle realtà ultime e insegnava ai discepoli ad acquisire il giusto metodo di ricerca. Per tale ragione, secondo Platone, queste teorie NON dovevano essere scritte: la vera ricerca delle realtà ultime poteva avvenire solo attraverso una viva discussione dialogata
        
        MA ... alcuni discepoli che ascoltavano le lezioni presero appunti e alcune di queste relazioni ci sono pervenute. Platone venne a conoscenza di alcuni suoi alunni che facevano girare "appunti" scritti delle sue lezioni e le condannò apertamente ritenendole fasulle e non veritiere. Anche se aggiunse "alcuni dei miei discepoli hanno ben capito cosa volevo dire"
        
        IN CONCLUSIONE
        
        Per capire Platone
        
        Abbiamo bisogno sia dei dialoghi scritti
        
        Abbiamo bisogno anche di queste dottrine "non scritte" pervenute a noi indirettamente