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La favola e la fiaba - Coggle Diagram
La favola e la fiaba
La fiaba
ha origini antichissime che risalgono alla cultura orale e al folklore di ogni popolo
Attraverso la fiaba, la cultura popolare veicola degli insegnamenti e dei valori ritenuti importanti . Lo fa con una narrazione facilmente comprensibile, con un linguaggio semplice e un sistema dei personaggi nettamente diviso tra buoni e cattivi
la fiaba si definisce come un racconto in prosa ambientato in uno spazio indeterminato e in luoghi fantastici. Ha un proprio schema narrativo: protagonista-prova da affrontare-incontro o scontro con personaggi fantastici
Lo studioso Vladimir Propp ha analizzato le fiabe di diverse tradizioni culturali individuando elementi e funzioni ricorrenti nelle differenti fiabe
i 7 ruoli
Eroe/Eroina: il protagonista della storia.
Antagonista/avversario: si oppone al protagonista
Donatore: fornisce agli eroi gli strumenti di cui ha bisogno.
Aiutante: personaggio che aiuta l'eroe nella sua impresa.
Oggetto: personaggio che l'eroe cerca di raggiungere o salvare.
Mandante: affida all'eroe il compito da svolgere.
Falso eroe: personaggio che tenta di sostituirsi all'eroe senza averne le caratteristiche.
Le funzioni principali
divieto imposto all'eroe
infrazione del divieto
tranello imbastito dall'antagonista
mancanza di una persona o cosa
partenza dell'eroe
prova imposta all'eroe
superamento delle prove
Fiaba in diverse epoche
Nel seicento
In Italia Giovan Battista Basile è il primo a riprendere e rrelaborare in maniera sistematica le fiabe della tradizione popolare, con Lo cunto de li cunti overo lo trattenemiento de peccerile
in Francia, Charles Perrault pubblica Racconti di mamma oca, raccolta di undici fiabe
nell'ottocento
In Germania, i Fratelli Jacob e Wilhelm Grimm rielaborano il patrimonio fiabesco della tradizione tedesca con Fiabe del focolare (1812-22)
In Danimarca, Hans Christian Andersen attinge dalla tradizione popolare, con Fiabe (1835-72), al cui interno si trovano le fiabe I vestiti nuovi dell'imperatore, La principessa sul pisello, La sirenetta, Il brutto anatroccolo e La piccola fiammiferaia.
In Russia, Aleksandr Nikolaevic Afanasjev sin da giovane comincia a raccogliere le leggende popolari della tradizione contadina russa, pubblicandole poi in otto volumetti (1855-64).
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In Italia, un'operazione analoga sarà tentata solo molto più tardi, e Italo Calvino scriverà Fiabe italiane (1956) e il saggio Sulla fiaba (1988).
la favola
La favola si definisce come un componimento molto breve, scritto in prosa o in versi.I protagonisti delle favole sono animali o esseri inanimati, parlanti e quasi umanizzati, che incarnano vizi e virtù tipicamente umani.La favola è un componimento allegorico che ha lo scopo di far riflettere sul comportamento umano.La vicenda narrata nella favola si conclude con una morale.
Le origini della favola risalgono alla tradizione orale, antichissima, dei singoli popoli.iversamente dalla fiaba tuttavia, la favola è dotata di una sua forma letteraria fin da tempi remoti: nasce probabilmente in Oriente e, attraverso l'Asia Minore, giunge in Grecia.
Esopo e Fedro
Esopo, uno schiavo greco vissuto tra il VII e il VI secolo a.C., è considerato il primo autore di favole del mondo occidentale.
Al suo modello si ispira successivamente Fedro, che è considerato il più grande favolista latino, vissuto nella prima metà del I secolo d.C.
favola in diverse epoche
età medievale e moderna
L'opera di Esopo e di Fedro ha grande fortuna nel Medioevo, età caratterizzata dal forte interesse per l'allegoria e la letteratura con finalità didascaliche.Nella Francia del Seicento il genere della favola si rinnova completamente grazie al poeta Jean de La Fontaine e il suo Favole in 12 libri.Nell'Ottocento, in piena età romantica, la favola cede il passo alla fiaba, considerata l'espressione più spontanea dell'anima popolare.
novecento
La favola vive poi una vera e propria rinascita con l'inizio del Novecento, quando il poeta italiano Trilussa (pseudonimo di Carlo Alberto Salustri) comincia a pubblicare le sue raccolte di favole in versi, scritte in dialetto romanesco: Favole romanesche (1901),Ommini e bestie (1914),Cento favole (1934)
Altri grandi autori del '900 si cimentano nella scrittura di favole in prosa: Italo Svevo, Favole (1930),Alberto Moravia, Storie della preistoria (1982),Angela Carter,Ljudmila Petruševskaja, Gianni Rodari, Favole al telefono (1962)