I PROMESSI SPOSI
LE FASI DELL'OPERA
La prima stesura, iniziata nel 1821, si intitolava Fermo e Lucia. L'autore la sottopone a un intenso lavoro di rielaborazione che consiste in molte modifiche. Ne nasce un nuovo romanzo dal titolo ''I promessi sposi'' che verrà pubblicato, con l'edizione definitiva, nel 1840. Questo romanzo offre a tutti gli italiani l'esempio di una lingua nazionale unitaria.
Il romanzo I PROMESSI SPOSI è un romanzo storico di Alessandro Manzoni che rappresenta uno dei più grandi esempi della narrativa storica italiana ed è ritenuto il più famoso e il più letto tra quelli scritti in lingua italiana, ambientato tra 1628 e il 1630 in Lombardia, durante il dominio spagnolo.
L'IMPORTANZA DEL ROMANZO
Lo scrittore ci narra le vicende di Renzo Tramaglino e Lucia Mondella.
Parla di personaggi storici realmente esistiti ma anche di personaggi immaginari.
Tutte le pagine di questo magnifico capolavoro sono permeate dal sentimento morale, religioso e dalla fede nella Provvidenza divina di Manzoni.
LA STORIA SULLO SFONDO Il romanzo è ambientato in Lombardia nel XVII secolo. Sullo sfondo è tratteggiato il quadro degli avvenimenti storici che travagliarono la Lombardia di quegli anni. Lo scrittore vuole rappresentare l'eterna vicenda della vita con i suoi dolori e ingiustizie.
LA TRAMA
In un piccolo paese sulle rive del lago di Como, Renzo Tramaglino e Lucia Mondella si stanno preparando al matrimonio, ma un signorotto di nome Don Rodrigo mette gli occhi su Lucia e giura che la farà sua. Alla vigilia delle nozze, don Abbondio viene minacciato a morte per non celebrare il matrimonio. Il prete non sa opporsi alle minacce e inventa delle scuse per rimandare il matrimonio arrivando poi a confessare che chi si oppone è Don Rodrigo. Renzo si reca dall'avvocato Azzeccagarbugli, mentre padre Cristoforo va al castello di Don Rodrigo per tentare di convincerlo a cambiare idea. Entrambi saranno scacciati in malo modo. Arriva la cosiddetta ''notte degli imbrogli'': falliscono le nozze dei due giovani filatori, ma anche il tentativo di rapimento di Lucia architettato da Don Rodrigo. Intanto, padre Cristoforo ha organizzato la fuga dei due giovani che porterà Renzo a Milano e Lucia insieme ad Agnese in convento a Monza, sotto la protezione di Gertrude. Lucia viene rapita e portata al castello dell'Innominato, lì fa voto di castità impietosendo così il suo rapitore. l'Innominato lascia andare Lucia, dove verrà contagiata dalla peste insieme a padre Cristoforo e don Rodrigo. Finita la peste, i due giovani possono finalmente ritrovarsi e cominciare un futuro prospero insieme.
LINGUAGGIO E STILE
Nelle varie versioni dei Promessi Sposi, Manzoni cercò di trovare il registro linguistico adatto ad un grande pubblico e intraprendere una lunga ricerca della lingua nazionale. Manzoni passa dal dialetto milanese al toscano colto ed infine al toscano popolare. Utilizza nella narrazione e nella descrizione il toscano, mentre nei dialoghi diversi tipi di dialetto. Utilizza vari toni cioè quello comico, lirico e ironico. Una particolarità del romanzo è che Manzoni non si rivela come l'autore ma come il traduttore.
Il romanzo storico è la narrazione di una vicenda d'invenzione dello scrittore, ambientata in una realtà storica rappresentata con molta cura e attenzione alle usanze e alla mentalità del tempo. Ne è un esempio il romanzo I Promessi Sposi.
PERSONAGGI I personaggi principali sono Renzo Tramaglino, Lucia Mondella, Don Abbondio, Don Rodrigo, Agnese e Fra Cristoforo ma troviamo anche Perpetua, Gertrude, Conte Attilio, Gervaso e Fra Galdino.
AMBIENTE E LUOGO
I luoghi in cui si muovono i personaggi sono reali da un punto di vista geografico e storico oppure verosimili. Il romanzo è ambientato tra Lecco e Milano, si trovano tutti in Lombardia e vanno dal paesino senza nome dei due protagonisti, che si trova non distante da Lecco sul lago di Como, a Monza, Milano, Bergamo, mentre il castello dell'innominato sorge in un luogo imprecisato posto al confine dei due Stati.