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GIUSEPPE PARINI - Coggle Diagram
GIUSEPPE PARINI
Nel 1752, conclusi gli studi, Parini rivela la propria vocazione letteraria e pubblica una prima raccolta di versi: Alcune poesie di Ripano Eupilino.
Grazie al successo di quest'opera può accedere all'accademia bolognese degli Ipocondriaci e a quella milanese dei Trasformati.
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Dal 1754 al 1768 è precettore in case patrizie: prima in quella del duca Gabrio Serbelloni e poi in quella del conte Imbonati.
Durante il periodo che lavora dal Conte Imbonati, pubblica le prime parti di un poemetto che pensa di intitolare Il Giorno (un opera che rimarrà incompiuta) : Il Mattino e il Mezzogiorno.
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Nasce a Bosisio, in Brianza, nel 1729 da una famiglia di modeste condizioni.
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Nel 1789 con lo scoppio della Rivoluzione Francese, Parini guarda con favore alle idee di libertà e uguaglianza, ma manifesterà in seguito la proprio disapprovazione per gli eccessi del Terrore giacobino.
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Muore a Milano il 15 Agosto del 1799, come da sua volontà viene sepolto senza le esequie.
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A dieci anni si trasferisce a Milano, a casa di una prozia che, a condizione che si faccia prete, quando la donna muore gli lascia una piccola rendita.
Frequenta la scuola in modo saltuario, a causa della salute malferma e dalla necessità di svolgere lavoretti per mantenere la famiglia.
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Nel 1769 riceve l'incarico di dirigere "La Gazzetta di Milano" e alla fine dell'anno viene nominato docente di Belle Lettere presso le scuole Palatine di Milano e successivamente anche all'Accademia di Belle Arti.
Nel 1796 con l'arrivo dei francesi a Milano, viene chiamato a collaborare con la nuova Municipalità, ma stanco, malato e quasi cieco abbandona l'incarico poco dopo.
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