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cibi nelle varie epoche - Coggle Diagram
cibi nelle varie epoche
Preistoria
nella Preistoria era comune mangiare insetti o piccoli topi di campagna oppure uova di uccelli, tuberi e radici. Nel Neolitico dopo la scoperta dell'agricoltura e dell'allevamento l'alimentazione è cambiata: si mangiavano i cereali o carne di animale che grazie al fuoco si poteva cuocere
antico Egitto
nell'antico Egitto si mangiava molto pane insieme a del pesce sotto sale, formaggi, legumi e frutta. Da bere c'erano già il vino e la birra
antica Grecia
il pranzo non era molto vario: olive, pesce fritto o formaggio e pane di orzo, però avresti trovato molti più tipi di pane ( senza lievito, scuro, con olive, ecc.).I Greci consideravano la carne un cibo destinato ai ricchi. I poveri mangiavano pane e frutta. La bevanda più diffusa era il vino
gli Etruschi
a pranzo si mangiava la farinata di cereali, farro, orzo, fave, piselli, fichi, frutti selvatici, latte e formaggio di capra. La carne più usata era quella di maiale, ma veniva arrostita anche quella di cervo, lepre e a volte pure quella di orso.
Il cibo di una famiglia popolana era costituito da pane, olive, verdure cotte o crude e pesci in salamoia. La bevanda preferita era il vino annacquato
tra l'XI e XV secolo
nei banchetti dei ricchi c'era una grande quantità di selvaggina cotta allo spiedo, accompagnata da un vino molto forte, poi c'erano formaggi, verdure e frutta. Nel medioevo si faceva un abbondante uso di spezie. I banchetti dei popolani si servivano frutta, verdure e uova sode. C'era sempre del pane e tra le bevande quella che andava per la maggiore era la birra, seguita sempre dal vino e dal sidro
antica Roma
nella cucina dell'antica Roma si mescolavano sapori aspri e dolciastri: accanto alla menta e all'aceto, si usava il miele, il mosto cotto e la frutta ridotta a purè. Quando i barbari si insediarono, si integrarono volentieri per quanto riguardava la cucina. Era molto gradito il vino
dal XVI al XVII secolo
dopo le scoperte geografiche arrivarono le patate, il riso, il mais, gli asparagi, gli spinaci e i pomodori. La polenta divenne il piatto base dei contadini. Al regno di Luigi XV risalgono la besciamella e la maionese e il caffè, il tè ed il cioccolato chiudevano i pasti
settecento
la conservazione dei cibi fece progressi e fu possibile avere marmellate, formaggi di molte qualità, salumi e salsicce. nacque l'arte dolciaria: torte, pasticcini e meringhe
novecento/ giorni nostri
il processo economico dei paesi più sviluppati ha reso disponibili grandi quantità di alimenti, creando anche grandi squilibri
ottocento
le teorie sulla fermentazione di Luis Pasteur sulla fermentazione migliorarono la qualità dei formaggi e dei vini e trovò anche un metodo per conservare e sterilizzare i cibi