Gennaio 1918: il presidente Wilson, prevedendo l'imminente sconfitta degli imperi centrali, illustra al Congresso un programma in 14 punti, valido per il consolidamento di una pace duratura. Nel suo discorso, basato sul principio di autodeterminazione dei popoli, Wilson inneggia alla cooperazione tra stati, all'abbattimento di dogane, alla riduzione degli armamenti... asserisce, inoltre, che sia necessario istituire una "Società delle Nazioni", ossia una imparziale organizzazione deputata alla risoluzione diplomatica di controversie internazionali, e che occorra porre fine agli accordi diplomatici "segreti".
3 marzo 1918: col trattato di Brest-Litovsk, la Russia firma un armistizio con gli imperi centrali. Le viene concessa l'uscita dalla guerra, ma è costretta a riconoscere l'indipendenza della repubblica ucraina, dell'Estonia, della Lettonia, della Lituania e della Bielorussia.
11 agosto 1918: la Germania subisce una sconfitta clamorosa ad Amiens. Le truppe tedesche sono costrette ad abbandonare i territori occupati in Belgio e Francia.
Grazie ai rinforzi offerti dai francesi e alla partecipazione dei "ragazzi del '99" (i giovani della più recente leva militare), le truppe italiane resistono all'offensiva austriaca sull'Altopiano di Asiago, sul monte Grappa e sul Piave e riescono a sconfiggere definitivamente gli austriaci, a seguito della Battaglia di Vittorio Veneto, avvenuta il 24 ottobre 1918.
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