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AVVERBIO
(dal latino "ad" vicino e "verbum" parola)…
AVVERBIO
(dal latino "ad" vicino e "verbum" parola) parte invariabile che modifica o aggiunge il significato di
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- un VERBO
Es. Lo conosco bene.
- un AVVERBIO
Es. Gianni è arrivato molto presto.
- un AGGETTIVO
Es. Giulio è un ragazzo veramente coraggioso.
- un NOME Es. Quando siamo tornati era quasi sera.
- un'intera FRASE Es. Probabilmente verrò a trovarti domani.
Gli avverbi sono PAROLE PIENE cioè DOTATE DI SIGNIFICATO e costituiscono una CLASSE APERTA cioè un gruppo di parole che può aumentare nel tempo.
- COMPOSTO
composti da una sola parola in cui però è riconoscibile l'unione di due o più elementi: giammai (già e mai), piuttosto (più e tosto), infine (in e fine), ormai (ora e mai)...
- DERIVATO ha origine da un'altra parola
- da un aggettivo:
a) al femminile singolare o con caduta della vocale finale, con il suffisso -mente (sinceramente, lentamente, dolcemente, tristemente...)
b) al maschile singolare senza suffisso (forte, lento, chiaro, veloce, troppo, molto...)
- da un nome o da un verbo con il suffisso
-oni (che indicano di solito una posizione del corpo umano) Es. bocconi (nomi ginocchio e bocca), ruzzoloni (verbo ruzzolare)
- LOCUZIONI AVVERBIALI
sono sequenze fisse di almeno due parole che svolgono la funzione di avverbi.
I tipi più comuni sono formati:
- con una preposizione: per caso, per sempre, di sicuro;
- con doppia preposizione di e in: *di tanto in tanto, di male in peggio, di bene in meglio;*
con il raddoppiamento dello stesso sostantivo, aggettivo o avverbio: passo passo, piano piano, quasi quasi.
FORME ALTERATE
formate con i suffissi:
-ino (diminutivo);
-etto e-uccio (vezzeggiativo;
-one (accrescitivo)
Esempi:
- bene (benino, benone);
- male (malino, maluccio, malaccio);
- poco (pochino, pochetto, pochettino);
- piano (pianino)
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- prima di un altro avverbio
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Ma, quando il verbo è in forma composta si ha una certa libertà di scelta.
Es. Elena è sicuramente tornata.OPPURE Elena è tornata sicuramente.
- l'avverbio di negazione non si colloca sempre prima del verbo.
Es. La lezione non è finita.
- le particelle avverbiali ci,vi e ne si collocano sempre prima del verbo
Es. Ci sarò sicuramente.
- Quando l'avverbio si riferisce alla frase nel suo complesso si può collocare in qualunque punto separato dalla virgola.
Es.Francamente, non credo al suo pentimento.
Non credo, francamente, al suo pentimento.
Non credo al suo pentimento, francamente.
- di modo: specificano la modalità con cui l'azione si svolge.
Rispondono alla domanda IN CHE MODO?
Es. Sandra legge attentamente.
- di tempo: precisano il tempo di svolgimento dell'azione
Rispondono alla domanda QUANDO?
Es. Sono arrivato tardi.
- di luogo: specificano il luogo in cui si svolge l'azione
o dove si trova qualcuno o qualcosa.
Rispondono alla domanda DOVE?
Es. Vieni subito qui.
- di quantità: indicano una quantità non precisata.
Rispondono alla domanda QUANTO?
Es. Mi sono stancato molto.
- di valutazione: esprimono il giudizio di chi parla o scrive riguardo a qualcosa.
Es.Giovanni è indubbiamente un bravissimo alunno.
- interrogativi: introducono una domanda diretta.
Es. Perchè non risponde al telefono?
- esclamativi: introducono un'esclamazione che esprime stupore o commozione.
Es. Quanto costa!