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DANTE ALIGHIERI, Il contesto storico - Coggle Diagram

- - - - Nel 1295 Dante si occupava anche di politica nel comune di Firenze si insediano i neri che lo condannano a morte inpedendogli di tornare in citta. Inizia così il periodo di esilio dove porta a compimento il suo capolavoro La divina commedia. Dante muore a ravenna nel 1321.
      - L’importanza della divina commedia
        
        Il titolo
        
        La struttura e la metrica
        
        La Divina Commedia è un poema endecasillabi ciascuno è composto da cento canti, terzine e strofe, in prima cantata secondo lo schema "ABA, BCB, CDC..". Dante ricorre frequente all’uso del numero tre e dei suoi multipli. Avevano un valore religioso e simbolico legato alla Santissima Trinità: tre sono le fiere, tre sono le bestie feroci che minacciano Dante nel primo canto, nove gironi per il ripartito dal inferno, nove cerchi del purgatorio, nove i cieli del paradiso.
        
        L’argomento
        
        Nella Divina Commedia Dante racconta il viaggio immaginario nell’oltretomba. Il viaggio inizia in torno al 1300. Lo scopo del viaggio concesso da Dio grazie all’intercessione di Beatrice e quello di Salvatore, l’anima di Dante purificandola dai peccati. Dante viene soccorso dal poeta Latino "Virgilio" che lo conclude attraverso l’inferno e il purgatorio. Qui lascia il ruolo di guida a Beatrice che accompagna Dante fino all’empireo, il cielo in cui risiede Dio, a questo punto interviene San Bernardo che lo scorta al cospetto dell’onnipotente.
        
        Un poema allegorico e didascalico
        
        La Divina Commedia è un’opera allegorica che in Greco significa "parlare di altro". La selva in cui il poeta si perde rappresenta il peccato. Il viaggio nell’oltretomba: gli ostacoli da superare: le bestie feroci sono i tre peccati più gravi cioè, lussuria, superbia e avarizia; le tre guide, Virgilio, Beatrice e San Bernardo incarnano la ragione, la fede e la grazia Divina.
        
        L’ingresso all’inferno
        
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        Nell’epistola Cangrande della scala il dedico, il paradiso la sua opera il titolo di commedia.
        1) Perchè il contenuto se orribile e pauroso all’inizio presenta un finale lieto il paradiso.
        2) perchè lo stile è dimesso e umile.
        L’aggettivo "Divina" viene aggiunto da Giovanni Boccaccio.
        
        La divina commedia è un’opera fondamentale della letteratura italiana, è un documento storico inestimabile dell’epoca in cui ha vissuto Dante compiendo tutte le conoscenze che caratterizzano la cultura medievale. Tratta molteplici temi come la responsabilità individuale, il bene e il male, i vizzi e le virtù e il perdono che fanno della vita di ogni uomo.