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ETA' GIOLITTIANA (1901-1914) Giolitti2 - Coggle Diagram
ETA' GIOLITTIANA (1901-1914)
Cerca la pace sociale
in occasione di scioperi e di manifestazioni evita interventi repressivi e favorisce il confronto tra proprietari terrieri e i sindacati di braccianti
ottiene l'appoggio del partito socialista riformista perché Giolitti cercò di tutelare i lavoratori e le fasce più deboli della società
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Economia
Politica Interna
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Lo sviluppo economico riguarda solo il nord Italia. Il problema al sud era l'agricoltura legata alle struttura dei latifondi. Giolitti non vara una riforma agraria perché temeva di perdere il consenso dei grandi proprietari fondiari.
C'è un forte sviluppo industriale nei settori siderurgico, meccanico, automobilistico ,tessile e idroelettrico
Politica estera
Giolitti riprende la politica coloniale Italiana a causa delle pressioni del movimento nazionalista (Associazione nazionalista Italiana) che cercavano il consenso di tutta la piccola borghesia
L'Italia Invade la Libia occupata dall'impero ottomano dei turchi e la conquista con la pace di Losanna; questa conquista ebbe effetti destabilizzanti all'interno del governi italiano a causa di molti contrasti politici
Crisi governo Giolitti
Patto Gentiloni
Si allea con i cattolici che sostenevano i candidati libertari in cambio di non ostacolare le scuole private cattoliche, garantire l'insegnamento religioso nelle scuole statali e a opporsi a eventuali leggi sul divorzio
Vittoria alle elezioni precaria per coalizione di governo non omogenea. Marzo 1914 dimissioni di Giolitti e il governo passa ad Antonio Salandra che reprime con l'esercito gli scioperi delle settimana rossa