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Karl Marx 1200px-Karl_Marx_001 - Coggle Diagram
Karl Marx
fa parte dell'internazionale dei lavoratori
manifesto del partito comunista e' marx come politico
il capitale e' marx come economo
la seconda internazionale si forma a Londra
il pensiero di marx ebbe la meglio su altri pensieri comunisti
nasce nel 1818 in germania a trier
era da famiglia ebrea che si converte a protestantesimo per evitare persecuzioni
lavoro, padre era avvocato e necessitava di attirare clienti
inizia la facolta' di giurisprudenza
si trasferisce a Berlino ed entra in contatto con i giovani Hegeliani
forte fascino, si iscrive a filosofia
si laurea con una tesi su democrito ed epicuro
democrito atomi
tutto e' formato da atomi, esiste solo la materia
il primo materialista
epicuro
materialista
padre del materialismo storico
dopo la laurea inizia a lavorare per una gazzetta di filosofia
per le sue idee molto rivoluzionarie viene cacciato dalla germania e si rifugia a Parigi
conosce Engels
con cui scrive tra l'altro il manifesto
viene cacciato anche da Parigi
finisce a Bruxelles
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muore nel 1883
durante elogio funebre Engels dice che Marx era prima di tutto un rivoluzionario
capitale diviso in 3 volumi
primo pubblicato in vita
altri due da Engels postumi
idea di Marx della filosofia
diametralmente opposta alla nottola di Hegel che arriva di notte e giustifica cio' che e' successo
per il filosofo la filosofia deve diventare prassi
essa deve conoscere il mondo ma anche trasformarlo
non esclusivamente osservativa ma deve essere applicata al mondo
"non si tratta di interpretare il mondo ma bisogna cambiarlo"
non dobbiamo piu' interpretare cio' che succeda nel mondo ma dobbiamo cambiare il mondo
prassi e' l'azione
e' una filosofia rivoluzionaria
critica ad Hegel
marx muove i primi passi dentro la sinistra hegeliana
era idealista
si forma e cambia facolta' proprio in causa del contatto con ambiente hegeliano
si stacca dalla sinistra e avanza critiche importanti
misticismo logico
secondo Marx, Hegel e' caduto nel misticismo logico
caduto nell'errore di ritenere che ogni momento storico sia un riflesso dell'assoluto
la storia e' il manifestarsi dell'assoluto
il piu' grande errore secondo Marx
dire che la storia e' manifestazione dell'assoluto significa che la storia e' razionale ed inevitabile
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Hegel ha capovolto il ragionamento, hegel parte dall'astratto per il concreto
invece bisogna partire dall'individuo e dal concreto
ci sono elementi hegeliani dentro marx
la dialettica
storia e realta' sono dialettiche
la differenza e' che nella dialettica di hegel abbiamo 3 momenti, tesi, antitesi, sintesi
mentre su marx non c'e' la sintesi
se applicato alla storia significa che la storia e' tesi ed antitesi
lotta
se applicato allo stato significa che lo stato non e' in grado di pacificare i conflitti
lo stato e' il luogo in cui chi ha maggior forza soffoca l'altro
mentre per hegel lo stato e' pacificazione e sintesi e compromesso
non e' compromesso, ma chi e' piu' forte vince e sottomette gli altri
e' un luogo di fratture fra societa' civile e stato, non ci sono compromessi in cui tutti sono felici, si arriva sempre allo scontro
scissione e continua lotta si ritrova nell'individuo
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la storia si muove secondo un movimento dialettico
la realta' e' razionale
ma deve essere aiutata dalla prassi
non solo guardare la realta' che si manifesta ma cercare di plasmarla con azione
la rivolta comunista e' inevitabile
alternarsi di alti e bassi
la borghesia viene superata dalla democrazia diretta
per velocizzare il progresso bisogna fare una rivoluzione
non borghese ma dal proletariato
andare a toccare la proprieta' privata
critica a Feuerbach
d'accordo con lui nell'analisi religiosa
ma non arriva al nocciolo della questione
non ha accolto che il vero fulcro dell'alienazione religiosa e' l'alienazione economica
il lavoratore perde la sua umanita' e viene sfruttato dal capitalista
si rifugia nella religione perche viene trattato come macchina al lavoro, proiettando i desideri che non puo' realizzare in questa terra nell'aldila'
anche marx e' ateo
definisce la religione l'oppio dei popoli
perche' mette la popolazione a sottostare alla situazione in cui vivono
invece di portarli a cambiare il mondo li rende innocui
quasi una consolazione, un freno alla ribellione
in momenti di grande sfruttamento l'uomo pensa che verra' ricompensato in vita futura
per marx non bastano i concetti e idee per cambiare la realta
per feuerbach basta dire agli uomini che dio e' un loro prodotto
bastasse la teoria
non basta, la filosofia deve essere prassi
deve analizzare l'uomo nella storia
non parlare all'uomo in genere, ma parlare con l'uomo dell'epoca in cui si trova
trasformare da verita' astratte in concrete
mentre in feuerbach vi e' un materialismo naturalistico
uomo naturale astratto
in marx materialismo storico
contestualizzato in una posizione storica precisa
per feuerbach la malattia e' religione
per marx la religione e' solo un sintomo
vuole eliminare sfruttamento ed ingiustizie
quando scompare sfruttamento scompare religione
Alienazione
da feuerbach ed hegel riprende il concetto
per feuerbach e' la religione
e' un'alienazione economica
descrive la condizione del lavoratore salariato nell'economia borghese capitalistica
e' la condizione dell'operaio nell'economia borghese
significa estranearsi, perdere la propria identita'
non essere piu uomini
in feuerbach diventa dio
ci sono 4 punti in cui l'uomo perde la propria umanita'
il lavoratore si sente alienato rispetto al prodotto della sua attivita'
se nel medioevo il lavoro era svolto dall'inizio alla fine, ora l'operaio si stacca compiendo una singola azione, senza connessione con il prodotto finito
operaio non possiede nulla, artigiano possiede il frutto del suo lavoro e poi decide di venderle
l'operaio non le possiede, e non sa nemmeno quante ne produce
il lavoratore si sente alienato rispetto alla sua attivita'
al modo di produrre
produce in modo forzato, diventa un ingranaggio nei confronti della fabbrica
non puo' decidere quando andare in bagno, fare pause, perche deve seguire le regole della catena di montaggio
rispetto alla sua essenza
caratteristica dell'uomo in marx e' la creativita'
lavoro in fabbrica la toglie
ripetitivo e sempre uguale
rispetto al prossimo
tra operario e capitalista non c'e' rapporto paritetico, di fiducia, con cui poter dialogare e confrontarsi
e' padrone, che domina e ha piu' potere e impone regole da seguire, senza poter dire la sua
bisogna rifondare la storia partendo dalle esigenze materiali
partendo dal contesto storico di riferimento
materialismo storico
uomo sempre dentro la storia
storia non idealizzata ma concreta
fare storia con marx significa fare storia del lavoro
storia umana e' storia del lavoro
consiste in 2 aspetti che cambiano di epoca in epoca
forze produttive
forza-lavoro, mezzi di produzione e conoscenze tecniche
rapporti di produzione
possesso dei mezzi di produzione e del prodotto finito
posseduto dal capitalista
compongono la struttura
che e' l'ossatura economica della societa'
determina la sovrastruttura
tutto cio' che non e' economia ma e' cultura
come si cambia da un'epoca all'altra
le forze produttive sono dinamiche
si sviluppano velocemente
i rapporti di produzione sono piu lenti a cambiare perche' legati a leggi e gestioni di potere
lotta di classe
proletariato vs borghesia
rivoluzione comunista e' momento in cui proletariato conquista i mezzi di produzione
ne parla nel manifesto
spiega il passaggio di come borghesia ha sconfitto la nobilta' e assunto il potere