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VERGA: POETICA E IDEOLOGIA - Coggle Diagram
VERGA: POETICA E IDEOLOGIA
Poetica dell'impersonalità
Dove la espone
"L'amante di Gramigna"
Novella scritta nella forma di
una lettera indirizzata a Salvatore Farina, che era contrario alle tendenze veriste
Lettere per Capuana e Felice Cameroni
Linguaggio
Spoglio, povero, punteggiato di modi di dire, paragoni,
proverbi, imprecazioni popolari. Sintassi: elementare e scorretta
Non utilizza mai il dialetto, ma il lessico italiano, ma se deve usarlo, lo scrive in corsivo, isolandolo
Principi
L’ «eclissi dell’autore»
L'autore non deve comparire nel testo con le sue riflessioni e con i suoi commenti, come nella narrativa tradizionale
Non deve tracciare i profili dei personaggi e di narrare gli antefatti, ma deve vedere le cose attraverso gli occhi dei personaggi, esprimendole con le loro parole
La «regressione» nell’ambiente che rappresenta
Il narratore si mimetizza nei personaggi, adottando il loro modo di esprimersi, pensare e agire. Anonima voce narrante
evidente nei "Malavoglia"
Ideologia pessimista
Dove la espone
"Prefazione ai Malavoglia", come prefazione ai "Vinti"
Principi
Molla per il progresso
Per Verga il progresso è una lotta per la vita, in quanto è inevitabile e non c'è alternativa religiosa o politica
La società è un prodotto della natura, dominata da leggi naturali
Come per la vita degli uomini, anche le classi sociali sono naturali e necessarie. La classe inferiore cerca di salire a classi sociali più alti, ma ciò è impossibile, perché è causa di disprezzo e solitudine.Verga era interessato al darwinismo, ciò che vale per gli uomini vale per gli animali.
“Fantasticheria”.
Lotta per la vita
Ricerca del benessere, come la lotta del pane per i contadini, perché esiste una selezione degli uomini. Con il ciclo dei "Vinti", voleva dimostrare che questa lotta è ovunque