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Il settore secondario - Coggle Diagram
Il settore secondario
È ciò che crea le cose di ogni giorno come un tavolo, un’auto e tanto altro .
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DEINDUSTRIALIZZAZIONE
Nell’economie più evolute il settore terziario ha preso il sopravvento con il processo di terziarizzazione.
Ciò non significa che le industrie stanno scomparendo, ma solo che il loro peso economico sta diminuendo.
Più un’economia progredisce, più il settore terziario tende ad avere il sopravvento sull’industria. Questo accade per vari motivi:
- L’aumento del reddito delle famiglie stimola la domanda di beni immateriali legati alle attività ricreative e culturali.
- La maggiore ricchezza fa crescere anche la richiesta di servizi in campo finanziario e assicurativo, settori che hanno avuto un grande sviluppo.
- Le innovazioni tecnologiche introdotte dall’industria hanno aumentato la produttività, riducendo il fabbisogno dei lavoratori, che si sono spostati verso il settore dei servizi.
In buona parte dei Paesi europei l’industria è oggi responsabile di una quota di PIL compresa tra il 20% e il 30%, mentre il terziario si attesta a più del 70%
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DELOCALIZZAZIONE
Per risparmiare sul costo del lavoro, molte aziende europee hanno deciso di spostare la produzione in altri luoghi dove la manodopera è meno costosa.
I luoghi dove si aprono più industrie sono l’Asia, il Nord Africa, in alcuni Stati dell’Europa dell’Est, dove i salari sono più bassi.
Questo fenomeno è una conseguenza della globalizzazione, ovvero la maggiore integrazione delle varie regioni del mondo sul piano economico e culturale.
Questa scelta ha un doppio effetto: da un lato i Paesi in cui le imprese si trasferiscono ne beneficiano perché aumentano le opportunità di lavoro e cresce l’economia; dall’altro i Paesi d’origine dell’azienda subiscono una perdita di molti posti di lavoro a causa della delocalizzazione.
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