• la metrica pascoliana impiega i versi, le strofe e gli schemi di rime più consueti della poesia italiana, ma sperimenta cadenze ritmiche inedite, con una varietà inesauribile di modulazioni
• anche il verso, come la struttura sintattica, è di regola frantumato al suo interno, interrotto da numerose pause, da incisi, parentesi, puntini di sospensione, enjambements
• al livello delle figure retoriche, Pascoli usa largamente procedimenti di tipo analogico, accostando in modo sorprendente realtà tra loro remote senza bisogno di passaggi logici intermedi e costringendo così il lettore a un volo vertiginoso dell’immaginazione, alla maniera dei poeti simbolisti