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GIOVANNI VERGA [[Unknown](attached://774c6327b1c3abc5a1cde474a6fccd98…
GIOVANNI VERGA
La vita
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1865: si trasferì a Firenze, nella quale venne in contatto con molti letterati (LUIGI CAPUANA)
1872: si trasferì a Milano, dove maturò la sua ADESIONE AL VEDUTISMO
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Le opere
Vita dei campi (1880) e Novelle rusticane (1883): raccolte di novelle che descrivono la povera vita dei siciliani
I Malavoglia (1881) e Mastro-don Gesualdo (1889): due romanzi facenti parte della raccolta di romanzo I Vinti.
I Malavoglia narra la storia di una famiglia siciliana di poveri pescatori che vivono molte disgrazie.
Mastro-don Gesualdo narra la vita di un muratore che diventa un uomo ricco e sposato con una nobildonna, ma finisce la sua vita solo e in povertà
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- Una peccatrice (1866).
- Storia di una capinera (1871)
- Eva (1873)
- Tigre reale (1875)
Le idee e le tematiche
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I protagonisti delle sue opere sono gli umili,gli oppressi, i "vinti"
Scrive in modo oggettivo, quasi scientifico, secondo i principi del Verismo
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Ogni ideale è pura illusione e ciò dona alle opere di Verga un tono desolato, a volte drammatico
Lingua e stile
Adotta una lingua che non è un dialetto ma ha nella struttura sintattica una forte impronta dialettale che la rende spontanea, viva.
Verga racconta le vicende di questa povera umanità in modo obbiettivo, "impersonale", senza lasciarsi coinvolgere con commenti personali.
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