In una società che non chiede più nulla o quasi all'arte, che museifica e accademizza quella passata, l'arte è ben pronta a ripiegarsi su se stessa, arrivando anche al rifiuto della comunicazione. Mentre le estetiche e teorie critiche enunciano il teorema dell'universale inutilità di qualsiasi oggetto artistico, della funzione poetica fine a se stessa, al di sopra di qualsiasi utilitarismo o intento pratico; questo dipende, però, non dalla qualità non comunicativa del discorso letterario, ma piuttosto dalla sua provenienza, destinazione, circolazione all'interno della società.