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CANTO 26 — IL CANTO DI ULISSE - Coggle Diagram
CANTO 26 — IL CANTO DI ULISSE
Siamo nel girone dei cosiddetti "consiglieri di inganni"
bruciano avvolti dalle fiamme per l'eternità
racconta l'ultimo viaggio di Ulisse, immaginato da Dante
versi 90-96: si riallacciano alla fine dell'Odissea
Ulisse era tornato a casa dopo essere stato prigioniero della maga Circe, dove aveva riabbracciato il padre Laerte, il figlio Telemaco e la moglie Penelope
non bastano queste cose a vincere la sua curiosità e la sua sete di sapere
verso 100: misi ME per l'alto mare aperto — ME usato così per sottolineare l'individualismo di Ulisse
versi 103-109: arrivo alle Colonne d'Ercole (stretto di Gibilterra)
Limite che l'uomo non deve oltrepassare: non soltanto fisico, ma etico
Etica: Dottrina o indagine speculativa intorno al comportamento pratico dell'uomo di fronte ai due concetti del bene e del male; specialmente in ambito professionale.
esempio: un medico deve sempre curare qualunque paziente per motivi etici
paragone con la Bibbia: Adamo ed Eva cacciati dal paradiso terrestre per aver mangiato il frutto dell'albero della conoscenza
versi 112-120
Ulisse dice, sostanzialmente: "ci rimane poco da vivere, andiamo a vedere cosa c'è dove non c'è mai stato nessuno. Siete stati creati non per vivere come bruti (ignoranti, selvaggi, stupidi) ma per seguire virtù e conoscenza
verso 125
citazione del folle volo di Icaro
come Ulisse, Icaro si è spinto dove l'uomo non dovrebbe spingersi
Il fatto che Ulisse definisca già da sé "folle" il volo è piuttosto grave: vuol dire che probabilmente era consapevole di peccare, ma con il suo libero arbitrio ha deciso di farlo lo stesso
verso 133-136
Arrivano alla montagna del purgatorio
verso 138
"legno" per "nave" è una sineddoche ma una citazione dell'Iliade
verso 139-142
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Personaggio di Ulisse: interessante ai nostri occhi perché "moderno"
Grazie alla sua curiosità e alla voglia di sapere sfida i limiti imposti all'uomo (secondo Dante, imposti da Dio)
questo per Dante è un peccato
un po' come con Paolo e Francesca, Dante ha pietà per Ulisse
Perché anche lui usa in modo errato un dono di Dio molto caro a Dante — in questo caso la ragione — non per avvicinarsi a Dio stesso, ma per allontanarsene
È possibile tracciare un'antitesi (un'opposizione) tra il viaggio "verticale" di Dante, che usa la ragione per avvicinarsi a Dio, e quello "orizzontale" di Ulisse, che in realtà alla fine rimane bruto
Dante ha una guida, mentre Ulisse per il suo viaggio si affida solo a sé stesso
Ulisse agisce senza l'idea di essere in un mondo governato da Dio, ma spinto esclusivamente dalla curiosità e dalla sete di sapere — per questo motivo è più simile a noi di Dante